Bando Periferie- “Ci hanno preso in giro”: Pizzarotti si schiera con Anci e interrompe rapporti col Governo

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La delegazione dell’Anci, composta dal presidente Antonio Decaro e dai vicepresidenti Filippo Nogarin e Roberto Pella, ha abbandonato i lavori della conferenza unificata e annunciato che le relazioni istituzionali con il governo sono interrotte.

“Non abbiamo trovato riscontro all’impegno che aveva preso con noi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul bando periferie nell’incontro dell’11 settembre. Siamo costretti a interrompere le relazioni istituzionali, nostro malgrado. Torneremo a quei tavoli solo quando il percorso per restituire ai sindaci il miliardo e seicento milioni sottratti, si vorrà avviare davvero”, spiega Decaro in una nota. Durante l’incontro con il presidente Conte, era stato fissato un percorso in due fasi.

“Prevedeva l’intesa in unificata per sanare la presunta incostituzionalità di una norma che finanziava per 800 milioni di euro il bando periferie – riepiloga Decaro – quindi l’istruttoria di un iter per inserire nel primo decreto utile le risorse e fissare le procedure per riallocare i fondi. Oggi in Unificata era stata messa all’ordine del giorno l’intesa, un primo passo; ma il governo, sollevando un problema di natura tecnica, risolvibile, secondo noi, se solo ce ne fosse stata la volontà politica, l’ha tolta”.

Di qui la sospensione delle relazioni. Che riguarderà la conferenza unificata e la conferenza Stato-città: cioè le sedi di concertazione istituzionale tra governo ed enti territoriali dalle quali passano tutti i provvedimenti dell’esecutivo, per l’acquisizione dei necessari pareri.

“Al viceministro Garavaglia che ipotizza interessi di parte e alla ministra Stefani che ci accusa di aver abbandonato il tavolo – conclude Decaro – ricordo che l’Anci rappresenta tutti i sindaci, a prescindere dalla provenienza geografica o dall’estrazione politica, come dimostra anche la composizione della delegazione al momento della rottura delle relazioni, e che la nostra disponibilità, con l’unico scopo di risolvere il problema, è stata massima dal primo momento. Circostanza che è stata sotto gli occhi di tutti”.

La rabbia tocca anche Parma e il sindaco Federico Pizzarotti promette di rompere i rapporti con il Governo schierandosi insieme agli altri sindaci riuniti con Anci:

“Ci hanno preso in giro. – commenta il sindaco Pizzarotti – Sin da subito hanno preso in giro i parmigiani, le nostre città e i sindaci. Il presidente del Consiglio Conte, in una riunione con noi sindaci, aveva promesso che con un decreto legge i fondi per le nostre periferie sarebbero stati garantiti. Invece in conferenza unificata non ne hanno nemmeno discusso. Era lì che si sarebbe dovuta trovare la soluzione. Era lì l’accordo preso.

È un paradosso: il governo populista scippa soldi alle zone più popolari delle nostre città, dove c’è maggior bisogno della presenza dello Stato. Invece questo Stato sta diventando sempre più assente, se ne frega delle periferie: lo fanno perché servono soldi freschi per mantenere promesse elettorali irrealizzabili.

Da oggi i sindaci italiani, con Parma in prima fila, rompono tutti i rapporti istituzionali con un governo che non rispetta gli impegni presi. Questo è il governo delle promesse mancate..

A Parma ci tolgono 18 milioni di euro: la deputata Cavandoli e soci saranno chiamati a risponderne davanti ai parmigiani, perchè ormai le balle stanno a zero. Noi andiamo avanti nella battaglia: non un solo centesimo di Parma deve lasciare la nostra città”.

REPLICA LA DEPUTATA DI LEGA, LAURA CAVANDOLI: IL SINDACO DI PARMA SULLE BARRICATE DEL NULLA

Anche oggi Pizzarotti mi attacca personalmente sul Bando Periferie.
Evidentemente mi si è affezionato.

Sono settimane che proviamo inutilmente a spiegare al sindaco che i soldi che gli avevano promesso Renzi e Gentiloni erano solo virtuali.
I progetti di Parma non erano nemmeno nella graduatoria utile – quella degli 800 milioni oggetto del bando originario – poi Renzi e Gentiloni hanno deciso, in vista della campagna elettorale, di “finanziare” tutti i progetti presentati ma non si sa con quali fondi e senza coinvolgere le regioni.
La Corte Costituzionale ha annullato tutti i decreti del Presidente del Consiglio che non avevano rispettato la procedura concertata con le Regioni, quindi il Governo attuale non ha tolto nulla né a Parma, né a nessun altra città, lo ha fatto il Governo PD.

Il nuovo Governo, invece, si sta impegnando per salvare i progetti presentati, tutti, o quanto meno quelli già esecutivi e conformi al bando, rispettando tutte le procedure previste onde non incorrere in una nuova incostituzionalità.

Sono decenni che lo Stato taglia le risorse ai Comuni, ma solo oggi ANCI decide di fare le barricate su un problema creato da altri e che l’attuale Governo sta risolvendo.
Alzare polveroni e abbandonare un tavolo di confronto è un metodo che non porta a nulla, proprio così Decaro e soci penalizzano i Comuni che dicono di voler tutelare.”

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