Risarcimenti maltempo- Entro il 23 ottobre le domande di risarcimento

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C’è tempo fino al 23 ottobre per presentare le domande di risarcimento per i danni alle abitazioni causati dalle tre ondate di maltempo che hanno colpito l’Emilia-Romagna tra il 2016 e il 2017, in località di tutte le province tranne Rimini, per le quali venne dichiarato lo stato di emergenza nazionale. A disposizione ci sono oltre 5,6 milioni di euro per i cittadini di 88 Comuni. Nel Parmense sono coinvolti Albareto, Bedonia, Colorno, Compiano, Fontevivo, Langhirano, Monchio delle Corti, Neviano Degli Arduini, Palanzano, Solignano, Sorbolo, Tizzano, Varano Dè Melegari e Parma. Lo annuncia l’assessore regionale alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo, che ha inviato una comunicazione ai Comuni interessati: «La Regione si è subito messa al lavoro per dare avvio all’iter dei rimborsi e chiuderlo entro l’anno, nel rispetto dei tempi stretti a disposizione, per evitare di perdere i fondi». «Se dovessero essere necessarie risorse aggiuntive, siamo pronti a chiederle al Governo», ha aggiunto.

Gli indennizzi sono finanziati con risorse previste dall’ex Governo Gentiloni attraverso la legge di bilancio per il 2018 e stanziate lo scorso aprile dal Ministero dell’Economia. Il via libera del Consiglio dei ministri è giunto il 6 settembre, dopo un sollecito della Regione Emilia-Romagna a fine luglio. L’istruttoria dovrà essere chiusa dai Comuni entro il 22 novembre. I rimborsi potranno coprire l’80% dei danni nelle abitazioni principali (per un massimo di 150mila euro, che sale a 187mila 500 euro per le case distrutte o da delocalizzare) o il 50% per le seconde case (più 10mila euro eventuali «una tantum» per le demolizioni). Saranno risarciti fino a 1.500 euro anche arredi o elettrodomestici situati in abitazioni distrutte o allagate. Previsti contributi anche per lavori di ripristino (18 mesi per ultimarli o 30 mesi in caso di demolizione).

Nel Piacentino sono interessati i residenti di Alseno, Bettola, Bobbio, Cadeo, Carpaneto Piacentino, Coli, Cortemaggiore, Farini, Morfasso, Ottone, Piozzano, Ponte Dell’olio, Pontenure, Rivergaro, San Giorgio Piacentino, Travo, Vernasca e Vigolzone.
Nel Reggiano: Baiso, Brescello, Castelnovo nei Monti, Toano, Ventasso, Vetto, Viano e Villa Minozzo. Nel Modenese: Campogalliano, Fanano, Fiumalbo, Lama Mocogno, Montefiorino, Montese, Palagano, Pavullo, Polinago, Prignano, Sestola, Zocca e Modena. Nel Bolognese: Camugnano, Castel d’Aiano, Gaggio Montano, Loiano, Marzabotto, Monghidoro, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, Sasso Marconi, Valsamoggia e Vergato. Nel Ferrarese: Argenta, Codigoro, Comacchio, Fiscaglia, Formignana, Masi Torello, Mesola, Ostellato e Ferrara. Nel Ravennate: Alfonsine, Bagnacavallo, Castel Bolognese, Faenza, Lugo, Massa Lombarda e Ravenna.  In provincia di Forlì-Cesena: Bagno di Romagna, Castrocaro Terme e Terra del sole, Dovadola, Premilcuore, Sarsina, Sogliano al Rubicone, Tredozio e Forlì.

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