Esempi virtuosi ai campetti da calcio dietro l’EFSA- Officina Popolare parla con i ragazzi e si ripuliscono anni di rifiuti (video)

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Spazi pubblici per i giovani: un pomeriggio di lavoro assieme

Gli impianti sportivi di via Giulio Cesare, dietro alla sede EFSA.Abbandonati da oltre sette anni, di fatto MAI UTILIZZATI, se non in via informale da numerosi gruppi di ragazzi che esprimono così la loro necessità di fare sport e stare in compagnia.Troppo facile additare i frequentatori come causa di degrado, quando la vera causa è l'inerzia delle istituzioni che dovrebbero occuparsene. Troppo facile usare questo luogo come spunto per l'ennesima campagna razzista contro i giovani stranieri, quando invece basta prendere le cose per il verso giusto.È bastato parlare con loro un minuto per capirsi al volo. E nel giro di pochi minuti ABBIAMO DATO ASSIEME una bella ripulita!Semplici le esigenze espresse dai ragazzi e dalle ragazze presenti: impianti sportivi aperti ai giovani, un bidone della spazzatura, una fontanella.Un piccolo segnale, per noi, di condivisione e di civiltà.Non dimentichiamo però che il degrado di questi spazi viene dalla loro cattiva gestione dall'alto. E che una politica efficace non può dimenticare i giovani e le loro necessità.Qualcosa deve cambiare nella testa degli amministratori.Officina Popolare Parma

Publiée par Officina Popolare Parma sur Mardi 18 septembre 2018

Gli impianti sportivi di via Giulio Cesare, dietro alla sede EFSA, sono stati ripuliti grazie a Officina Popolare Parma.

Abbandonati da oltre sette anni, di fatto MAI UTILIZZATI, – spiega Officina Popolare pubblicando foto e video della situazione dei campetti da calcetto prima e dopo – se non in via informale da numerosi gruppi di ragazzi che esprimono così la loro necessità di fare sport e stare in compagnia. Troppo facile additare i frequentatori come causa di degrado, quando la vera causa è l’inerzia delle istituzioni che dovrebbero occuparsene.

Troppo facile usare questo luogo come spunto per l’ennesima campagna razzista contro i giovani stranieri, quando invece basta prendere le cose per il verso giusto.
È bastato parlare con loro un minuto per capirsi al volo. E nel giro di pochi minuti ABBIAMO DATO ASSIEME una bella ripulita!

Semplici le esigenze espresse dai ragazzi e dalle ragazze presenti: impianti sportivi aperti ai giovani, un bidone della spazzatura, una fontanella. Un piccolo segnale, per noi, di condivisione e di civiltà. Non dimentichiamo però che il degrado di questi spazi viene dalla loro cattiva gestione dall’alto. E che una politica efficace non può dimenticare i giovani e le loro necessità. Qualcosa deve cambiare nella testa degli amministratori”.

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