Disguido ai treni di Trenord, i pendolari chiedono rispetto

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Basta. Quando è troppo è troppo. Dopo l’episodio di questa mattina, abbiamo deciso per l’ennesima volta, di scrivere alla stampa, perchè tanto, scrivere a Trenord, non porta alcun beneficio e nemmeno si riceve risposta (noi ne sappiamo qualcosa).

I pendolari meritano “giustizia”. Pendolari prima o poi lo siamo tutti. Nessuno escluso.

Premettendo che oggi iniziavano anche le scuole, questa mattina c’è stato l’ennesimo disservizio targato “TRENORD” sulla tristemente ormai famosa “tratta del rimpianto”; come ormai noi cittadini di AMO COLORNO abbiamo deciso di chiamare la PARMA – BRESCIA. Il treno partito alle 7:15 da Casalmaggiore è arrivato a Colorno abbastanza puntuale, ma le porte non si sono aperte. Ha proseguito come se nulla fosse la sua corsa verso San Polo di Torrile, facendo scendere studenti e lavoratori di Colorno nella stazione successiva.

Una bella beffa per chi paga un biglietto, e per chi è costretto a servirsi del treno a causa del PONTE SUL PO chiuso da un anno.

Siamo al paradosso. Alla follia. Alla considerazione zero per i pendolari e per tutti coloro che usufruiscono del servizio ferroviario. Ormai è interminabile il “periodo” di disagi. Tra ritardi a non finire più o meno lunghi; tra stazioni indecorose e degradate senza nemmeno servizi igienici agibili. Tra barriere architettoniche a non finire per i disabili….

Insomma chi più ne ha più ne mette, e tra le tante rassicurazioni regionali; nazionali e di Trenord; nulla cambia. Per cambiare davvero occorre che lo stato prenda le redini della situazione e che si faccia valere con chi dovrebbe dare un servizio valido agli Italiani, ma che invece non lo dà affatto.

Noi al ministro Toninelli l’abbiamo detto. Il buonismo deve finire, altrimenti nulla cambierà mai.

Gruppo AmoColorno

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