Si riaccendono le Luci di San Siro sul Parma: Inter battuta uno a zero

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Si riaccendono le luci di San Siro sul Parma, e lo fanno nel modo più bello: i ducali battono l’Inter 1-0. Il calcio è strano: l’Inter ha dominato per buona parte della gara, più fisico, più cattivo e falloso, forse anche più determinato. Il Parma quatto quatto ha atteso, sfruttato alcuni contropiedi, benedetto un paio di flipper paurosi in area micarolosamente finiti fuori, perso Gobbi e Iacoponi, rischiato Sepe a mezzoservizio ma decisivo su un intervento di piede, e trovato il gol dell’ex. Di Marco, appena tornato dalla nazionale, entrato per Gobbi ha inventato un gol da trenta metri, una roba da cineteca. Il primo in A, nel suo stadio: e vale tre punti, una gioia senza fine e tanto coraggio per un campionato iniziato in salita.

PARTITA – E’ serie A, è San Siro, è il tempioo del calcio. L’ultima del Parma era stata, proprio contro i nerazzurri, il sabato di Pasqua del 2015. Finì 1-1, il piccolo Parma, fallito e destinato alla D confermò come con l’orgoglio si possa superare ogni barriera.

Dall’alto della tribuna stampa, quel giorno, quasi sconsolati, guardavamo il campo, l’immensità dei tre anelli, il piccolo manipolo di tifosi giunti da Parma e ci chiedevamo solo quando, e se, avremmo mai rivisto il Parma li.

Sono passati solo tre anni e un po, tre stagioni, ed ecco il sogno servito. San Siro è un catino di emozioni, inni e fischi che si amplificano, il brivido caldo del calcio bello. Sul Parma si riaccendono le luci di San Siro, e tremano le mani a scriverlo.

Forse ai ragazzi di D’Aversa tremicchiano un po’ le gambe, e l’avvio è tutto nerazzurro eccezzion fatta per un timido tentativo di Di Gaudio: ci prova da fuori Candreva, poi Brozovic, poi Perisic. Ma il croato e Keita, designati a sopperire alle assenze di Icardi (in panchina) e Lautaro Martinez, graziano Sepe con un paio di errori di mira.

Al ventesimo è il miglior momento dei crociati, che collezionano un paio di occasioni:  punizione di Gervinho, defilato dalla distanza, prima, cui Handanovic dice no col brivido. Lo stresso portiere nerazzurro, poi, in un disimpegno rischia qualcosa, ma il corner successivo sfila via.

Al ventiseiesimo pericolo Nainggolan: tiro cross a palombella, Sepe lo legge male e ci va all’ultimo, smanaccia ma non trattiene, corner. Ancora Keita, Sepe para. Di nuovo Keita, la schianta sui tabelloni. Nel mezzo una nitidissima occasione targata Gervinho, che scambia con un compagno e calcia a tu per con Handanovic che para in qualche modo.

L’Inter è immensa, come nomi, come gioco, come fisicità. Ha ambizioni ben diverse, che legittimano la quantità di occasioni e la spinta senza sosta che a tratti è un tiro al bersaglio.

Ma il primo tempo sfila via tra molti brividi, qualche sussulto, nessun gol.

RIPRESA – Un cambio per parte in avvio: Spaletti lancia in mischia Icardi, Keita paga i tanti errori di mira, D’Aversa perde Gobbi per un taglio sul piede e lancia il baby Di Marco, scuola e proprietà Inter reduce da una buona prestazione con la nazionale under.

Dopo tre minuti strepitoso Stulac: palla al piede cerca la sua mattonella e calcia, miracolo di Handanovic. Allo scoccare dell’undicesimo, flipper da girone dantesco nell’area ducale, prima libera Gagliolo, poi tira Perisic e la difesa in qualche modo respinge, batti ribatti e corner finale, sul quale l’Inter chiede, con poca convinzione, un fallo di mano di Di Marco. In qualche modo, il Parma respira.

La stanchezza, il caldo, iniziano a farsi sentire: D’Aversa che ha già inserito Deiola per Di Gaudio perde Iacoponi per un problema muscolare, dentro Sierralta. Pochi minuti dopo, Di Marco dai trenta metri inventa un tiro cross che si infila secco nell’angolino e si candida al gol della giornata. Gol dell’ex, ma lui esulta eccome, e si toglie anche la maglia, una rete bellissima che val bene un giallo.

Il resto, è Inter che cerca, stancamente, tra i crampi e lo sgomento, di riagguantare un pareggio che

Il Parma ha la forza di cercare il raddoppio con un tenativo in contropiede di Gervinho ribattuto da Handanovic, che poi dice no anche a Inglese. L’Inter spinge alla disperata, il Parma si chiude con tutto quello che ha, pasticciando nell foga di dire no.

E nel triplice fischio c’è dentro tutto: il miracolo di piede di Sepe, anche lui acciaccato (non batte per almeno venti minuti i rinvii), il coraggio del Parma di non rinunciare a provarci, la consapevolezza che se l’Inter avesse almeno pareggiato non avrebbe rubato nulla.

Ma il calcio è anche questo: l’Inter ha creato e sciupato, si riaccendono le luci di San Siro sul Parma nel modo più bello possibile. Come nelle favole.

TABELLINO

INTER – PARMA 0-1

Marcatori: 79′ Di Marco (P)

INTER: Handanovic; D’Ambrosio (dal 71′ Asamoah), De Vrij, Skriniar, Dalbert; Brozovic, Gagliardini; Candreva (dal 59′ Politano), Nainggolan, Perisic; Keita (dal 46′ Icardi). All: Spalletti

PARMA: Sepe; Iacoponi (dal 76′ Sierralta), B. Alves, Gagliolo, Gobbi (dal 46′ Dimarco); Rigoni, Stulac, Barillà; Di Gaudio (dal 62′ Deiola), Inglese, Gervinho. All D’Aversa

Arbitro: Manganiello

Ammoniti: Stulac, Di Marco (P), Brozovic, D’Ambrosio (I)

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