Parma, quasi impresa: ducali belli e coraggiosi sconfitti 2-1 dalla Juventus

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Facciamo un bel respiro. Il Parma è in serie A. E’ tutto vero. La Juventus al Tardini lo dimostra. E il Parma è da serie A. Lo è una Nord sfarzosa e bellissima, tirata a lucido per la “sua” prima, lo è una squadra che domenica a Bologna pareva piccola così e si scopre grandissima.

I colpi della Juve fanno male, malissimo, come i nomi di una squadra fatta non per vincere, ma per stravincere, tutto. Ma che a fine primo tempo butta via la palla e recupera secondi sfiatata da un Parma pestifero che a Mandzukic ha risposto con Gervinho. E Matuidì trova la rete decisiva.

L’emozione fa brutti scherzi, a Iacoponi che regala il primo gol, alla difesa che a volte si arruffa su se stessa. E’ ufficiale: il Parma gioca meglio contro chi lo lascia giocare, ma per ora, ne ha per un’ora. Poi si scioglie.

Ma è stata una partita, bellissima, da bere tutta d’un fiato come l’aperitivo del sabato sera. E la sconfitta è dulcamara, arrivata senza sfigurare, con tanto coraggio, dignità, e orgoglio. Quelli che da sempre sono il Parma.

LA PARTITA – That’s Parma Juventus. E la città si riscopre innamorata del calcio, e si infuoca di una passione senza tempo. Il centro cittadino già nel primo pomeriggio si è colorato di vivaci cori, la zona intorno alle stadio dalle 18 è offlimits. Intorno alle diciannove, lo strillare delle sirene annuncia l’arrivo dei pulmann: è la vigilia della gara più sentita in città.

E anche se il pronostico pare senza storia, ci sono sempre in mezzo novanta minuti. Più recupero. Il Tardini, è vestito decisamente da festa: poco meno che tutto esaurito, Nord degna delle migliori annate europee.

Sono 30 i precedenti ufficiali tra le due squadre con bilancio di 10 successi del Parma (ultimo 1-0, nella serie A 2014/15), 11 pareggi (ultimo 1-1, nella serie A 2012/13) e 9 vittorie della Juventus (ultima 1-0, nella coppa Italia 2014/15). La prima gara assoluta del Parma in serie A è stata proprio contro la “Vecchia Signora” il 9 settembre 1990, 2-1 bianconero con le reti di Napoli e Baggio su rigore per i torinesi e rigore di Melli per la prima rete in massima divisione dei ducali. Il Parma contro la Juventus ha vinto ben tre titoli: la coppa Italia 1991/92 (2-0 al “Tardini” nella finale di ritorno) e 2001/02 (2-0 al “Tardini” al ritorno) e la coppa Uefa 1994/95 (1-1 nel ritorno a Milano contro i bianconeri).

Nei ducali Grassi non ce la fa: dentro Rigoni. Dal primo c’è anche Gervinho.

Per il Parma, che parte con la sfacciataggine di chi non ha nulla da perdere, dopo un’incursione a destra di Gervinho si mette subito malissimo: incursione di Cuadrado, cross dentro, Iacoponi pasticcia tremendamente e Mandzukic insacca facile. Uno a zero, quando sono passati si e no 90 secondi.

Ma la gara è lunga, e Gervinho non ci sta: all’ottavo sgroppata e suggerimento in mezzo, Alex Sandro la devia sui piedi di Di Gaudio che calcia, ma Cuadrado arriva di punta e devia in corner.

La Juve quando spinge fa male, Sepe pezza e il Parma non si rassegna: al 15esimo fallo da “cartellino arancio” di Pjanic su Di Gaudio, dalla sua mattonella va Stulac che fa tremare la traversa.

Al 18esimo ci prova Bernardeschi, ma Sepe risponde presente. Il primo squillo di CR7 arriva al 27esimo, su angolo, la palla lambisce il palo e sfila fuori.

Due minuti dopo Cuadrado resta a terra dopo uno scontro con Gobbi, il Parma la mette fuori rinunciando ad attaccare, tra il mormorio del Tardini, ma viene premiato tre minuti dopo: cross d Gobbi, Inglese spizza e Gervinho quel che basta per insaccare. 

E lo stadio, diventa arena. Al 38esimo Iacoponi cerca di farsi perdonare: corner di Stulac, colpo di testa, Szczesny in qualche modo dice di no. Al 44esimo trema la Nord: Bernardeschi per Pjanic, Sepe in uscita dice no. E via, ducali in avanti: contropiede flash di Gervinho che serve a Rigoni un gol quasi fatto ma l’ex Genoa scarica su Szczesny.

Sfilano via anche i due minuti di recupero, e alzi la mano chi avrebbe scommesso che il Parma, all’intervallo, potesse recriminare su 2/3 nette occasioni da rete non concretizzate.

RIPRESA – Partono fortissimo i bianconeri: prima ci prova CR7, con un’azione personale insistita, poi Kedhira da fuori a conclusione di un’azione insistita Ronaldo – Alex Sandro. La Juve insiste,  al 54′ Ronaldo va vicino al suo primo gol italiano ma non trova la porta, Di Gaudio si prende il lusso di sciupare un bel suggerimento di Gervinho e al 58′ il vantaggio lo trova Matuidi che buca dopo aver ricevuto da Mandzukic.

Il Parma è stanco, D’Aversa cambia: dentro Deiola per Rigoni, Da Cruz per Gervinho che non gradisce il cambio. La gara cambia volto, e per dieci minuti il Parma pare rischiare il tracollo sotto i colpi di badile dei campioni d’Italia, che pareggiano il conto dei legni con un diagonale di Douglas Costa che si schianta sul palo più lontano.

Alla mezz’ora Parma pericoloso: gran contropiede di Di Gaudio che, invece di servire Inglese, dopo aver approfittato di una prateria, sciupa calciando a lato. Il Parma è vivo. Cambi e speranza. La gara si sfilaccia, vincono stanchezza e pioggia. La Juve spreca e ha paura di prenderle, ritornando brutta e cattiva. Prende tempo di malizia. Il Parma c’è. Ci prova. Non ci riesce, ma c’è.

E la sconfitta brucia, perchè il pareggio ci stava.

TABELLINO 

Parma – Juventus 1-2

Marcatori: 2′ Mandzukic, 58′ Matuidì (J), 33′ Gervinho (P)

Parma: Sepe; Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo, Gobbi; Rigoni (dal 61′ Deiola), Stulac, Barillà; Gervinho (dal 61′ Da Cruz), Inglese, Di Gaudio (dal 80′ Ceravolo). A disp: Frattali, Bagheria, Dimarco, Sierralta, Gazzola, Sprocati. All: D’Aversa

Juventus (4-3-3): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira (dal 80′ Dybala), Pjanic (dal 74′ Emre Can), Matuidi; Bernardeschi (dal 56′ Douglas Costa), Cristiano Ronaldo, Mandzukic. A disp: Pinsoglio, Perin, De Sciglio, Benatia, Barzagli, Kean, Cancelo, Rugani, Bentancour. All. Allegri

Arbitro: Doveri

Ammoniti: Pjanic, Bernardeschi, Cuadrado (J), Rigoni (P)

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