Inceneritori : il 6 ottobre a Parma incontro nazionale per la Campagna#SbloccaItaliaGameover

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Dalla consigliera comunale di Parma del gruppo misto, Roberta Roberti, l’annuncio dell’avvio della campagna contro gli inceneritori “#SbloccaItaliaGameover”, che verrà presentata a Parma il 6 ottobre a Palazzo del Governatore:

“La questione dell’aumento dei rifiuti destinati all’incenerimento nell’impianto di Ugozzolo resta aperta, come ben hanno sottolineato nella loro lettera Rete Ambiente Parma e Farmacia Annunziata.

Infatti, sebbene a giugno sia stato stipulato un accordo che proroga l’autolimitazione dell’inceneritore a 130mila tonnellate annue fino al 31.12.2020, resta in vigore il decreto Sblocca Italia, grazie al quale da gennaio 2021 Iren sarà automaticamente autorizzata a raggiungere le 190mila tonnellate annue di rifiuti inceneriti.

Per queste ragioni, a seguito dell’ordinanza del TAR Lazio sul ricorso contro il decreto attuativo dell’art.35 dello Sblocca Italia con la quale il Tribunale Amministrativo ha rimesso il giudizio di merito alla Corte di Giustizia Europea,  il 16 giugno a Roma è stata lanciata da diversi soggetti (Movimento Legge Rifiuti Zero per l’Economia circolare ed A.C.E. – AllianceCircular Economy) la Campagna  #SbloccaItaliaGameover, che ha lo scopo di sostenere economicamente l’iter legale europeo del ricorso edi divulgare e sensibilizzare cittadini, associazioni ed istituzioni sulla necessità di un concreto e radicale cambiamento della gestione dei rifiuti attraverso eventi nazionali.

Il primo di questi eventi si terrà a Parma il 6 ottobre prossimo: un’occasione di grande importanza al fine di concordare una serie di azioni concrete per la realizzazione della strategia Rifiuti zero nell’ottica dell’Economia Circolare. L’incontro intende avviare un confronto operativo fra comitati, associazioni, esperti, imprenditori e istituzioni, a partire dai sindaci che amministrano le 40 città italiane sede di impianti di incenerimento.

“Riteniamo che lo Sblocca Italia sia stato architettato solo per favorire la lobby delle quattro Multi-utility italiane, che nel Nord erano ancora “costrette” dentro ai rispettivi bacini regionali con impianti entrati in crisi a seguito dell’importante aumento della raccolta differenziata”, dichiarano gli organizzatori e promotori della campagna,“come nel caso di Parma arrivata ad oltre l’ 80% che della conseguente mancanza di rifiuti locali non differenziati da incenerire aveva fatto una strategia “affamatoria” che è stata resa vana ed aggirata dallo Sblocca Italia. Anzi la norma prevista di effetto immediato è stata quella di imporre per legge il potenziamento dei 40 inceneritori esistenti al “massimo carico termico”, che ha prodotto un aumento medio di circa il 17% di rifiuti inceneriti pari a circa un milione di tonnellate annue in più e senza alcuna procedura di Valutazione Ambientale Strategica sull’impatto ulteriore per l’inquinamento atmosferico da polveri sottili. Lo Sblocca Italia ha infatti permesso di poter “importare” rifiuti non differenziati da qualsiasi altra regione, creando un canale preferenziale per i rifiuti urbani da altre regioni con l’inserimento di una normativa che privilegia in modo anomalo lo stesso incenerimento rispetto alle fasi preordinate del riciclaggio in funzione del favorire il business legato alla costruzione di altri otto nuovi inceneritori al Centro-Sud.”

Attualmente i quaranta inceneritori in funzione sono per il 70% nel Nord (tra Lombardia – Emilia Romagna – Toscana – Veneto) e per il 30% nel Centro Sud (Lazio – Campania – Molise – Puglia – Sardegna).

“Uno dei temi fondamentali di cui daremo diffusione attraverso il supporto scientifico di ISDE Italia-Medici per l’ambiente”, proseguono i promotori della campagna#SbloccaItaliaGameover, “sono gli studi in cui è dimostrata l’enorme incidenza sulla salute pubblica e sull’ambiente dovuta agli inceneritori ed alle loro emissioni in atmosfera di particolato ultra-fine contenente molecole cancerogene come diossine – furani – pcb – metalli pesanti.Quindi occorre ora rimuovere l’art. 35 della Legge 133/2014 ed il Decreto attuativo dello Sblocca Italia che è il principale ostacolo al superamento degli inceneritori come tecnologia imposta per legge dal governo Renzi come preminente ed incentivata con fondi pubblici, nonostante l’evidenza scientifica dimostri che il danno alla salute pubblica sia enorme e sproporzionato rispetto ad un eventuale “efficientamento” di questa tecnologia tossica rispetto al puro smaltimento in discarica.”

L’incontro pubblico, patrocinato dal Comune di Parma, si terrà presso la sala del Palazzo del Governatore il 6 ottobre 2018, dalle ore 10 alle ore 16.

 

 

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