Faggiano: “Le liste? Attendiamo risposta. Alves Inglese e Sierralta fortemente voluti”

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Il Parma attende chiarezza dalla Lega in merito alla posizione di Marcello Gazzola, giocatore bandiera oppure no, poi consegnerà la lista definitiva.

Lista dalla quale rischia di restare fuori qualcuno tra Munari Dezi e Scozzarella, oltre a Siligardi. “Dipenderà da quello che diranno i medici” – spiega Daniele Faggiano – chi è più lontano dal rientro, per il momento, rimarrà fuori”.

Le liste comprendono 17 calciatori over, 4 cresciuti nel settore giovanile in Italia e 4 cresciuti nel settore giovanile del club. I giovani, dal 1996 in su, che non occupano posti, e poi quelli bandiera. Abbiamo un piccolo problema, non nostro: Gazzola lo scorso anno era considerato un calciatore bandiera. Le regole sono le stesse perché fa tutto capo alla FIGC. Se quest’anno fosse stato tesserato Lucarelli, così non sarebbe più stato un calciatore bandiera. Abbiamo fatto delle richieste sin dal primo giorno ma non abbiamo ricevuto risposte. Di certo c’è che se erano considerati ”bandiera” lo scorso anno, possono esserlo anche quest’anno. A questo si aggiunge anche qualche infortunato, da capire se di lungo corso o a breve durata. Se tutti fossero stati bene, non avremmo preso altri calciatori sul mercato. In ogni caso aspettiamo una risposta, poi vedremo il da farsi” – precisa il diesse ducale.

Le trattative sono tutte state complicate e difficili, l’importante è stato averle portate in porto con tanti sacrifici. Da Bruno Alves, che era cercato da diverse squadre italiane, a Roberto Inglese, che era ambito da tante squadre, per finire con Sierralta che l’Udinese lo voleva indietro per darlo ad un’altra squadra. Io sono orgoglioso del fatto che loro indossino la maglia del Parma. Bruno Alves non ha bisogno di presentazioni. E’ stato uno primi acquisti del nuovo Parma, è un punto fondamentale della squadra, ci tenevo tanto a portarlo qui e lo seguivo già da tempo. Sono felicissimo. Dopo l’addio al calcio di Lucarelli ci serviva un calciatore ed un uomo con le sue doti, umane e professionali”.

ALVES, CREDO NELLA SALVEZZA PARMA PRIMA SCELTA – “Sono stato uno dei primi ad arrivare, nonostante il processo, ma per me la cosa più importante era la possibilità di giocare per questa squadra e portare qui la mia esperienza a prescindere da dove giocasse il club. La mia mentalità prevede di dare una mano alla squadra e avere influenza sui più giovani per vederli migliorare, così come lavorare per raggiungere gli obiettivi che siamo prefissati“.

“Giocare contro Cristiano Ronaldo? Abbiamo un’altra partita molto importante alla quale pensare ora, contro la Spal, avremo tempo per parlare della gara che ci vedrà impegnati contro la Juventus. La salvezza? Certo, ci credo. Per quello che ho visto fino ad ora siamo una buona squadra, con esperienza e carattere, daremo tutto per ottenere punti e salvarci, possiamo farcela. Il primo impatto con il Tardini? La prima gara è sempre speciale, così come lo è stato domenica in uno stadio con molta storia. Credo che la squadra abbia giocato bene, avremmo meritato di vincere, ma abbiamo ottenuto un punto ed è sempre positivo. Dobbiamo lavorare ancora, per ottenere migliori risultati in futuro”.

INGLESE, IL LOTTATORE AL SERVIZIO DELLA SQUADRA – “Le mie caratteristiche? Mi piace muovermi, non rimanere statico in campo, voglio dare una mano ai miei compagni, l’importante è che quando arriviamo in avanti poi cerchiamo di essere cinici, come già domenica scorsa”.

“Quando il Direttore mi ha chiamato non ho avuto dubbi ad accettare la proposta, anche perché Parma la conosciamo tutti, è una squadra di storia e di tradizione, per me è un onore vestire questa maglia. A Napoli ho vissuto un bel periodo, ho visto calcio
totalmente diverso, ma come ho detto fino a maggio sudavo e correvo per difendere la maglia, il mio habitat è quello di un calcio “sporco” dove c’è da lottare come quello di Parma. Sono contento di averne sposato la causa, è quello che volevo: essere protagonista e fare quel che so fare, cioè correre“.SIERR

“Mi sento un calciatore normale, ho fatto bene in Serie A in tre anni ma devo dimostrare tanto, sono contento di poterlo fare qui a Parma, poi vedremo in futuro. Ogni anno non mi sono mai prefissato obiettivi in termini di gol, spero di fare gol importanti per la salvezza, l’importante è a maggio festeggiare tutti insieme”.

Sono molto felice di essere tornato qui, – ammette – lo scorso anno ho avuto l’onore di allenarmi ed apprendere da Lucarelli. Quest’anno c’è un campione come Bruno Alves, che ha esperienza. Sono molto contento e sono certo di poter apprendere tanto da lui. Sono convinto che abbiamo una rosa importante per raggiungere la salvezza. Io sono un calciatore che ogni giorno si allena al massimo, voglio farmi trovare pronto sempre. Mi alleno duramente, sempre con l’obiettivo di crescere. Avere in spogliatoio un calciatore importante come Bruno Alves può soltanto aiutarmi. Ma il collettivo è sempre più importante del singolo“.

Sierralta ha scelto la maglia numero 13: “E’ un numero che mi piace, l’ho utilizzato in Cile con la Nazionale U-20. Tra l’altro il 13 è anche il giorno in cui mi sono fidanzato. Questi sono i motivi per cui l’ho scelto”.

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