Il calciomercato chiude col botto Gervinho: partenza lenta ma acquisti da piena sufficienza

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Una partenza lenta, condizionata dalla vertenza sms, sulla quale abbiamo già speso fin troppe parole, un mercato in salita finito in modo…decisamente soddisfacente. Dare voti è sempre difficile quanto soggettivo: il nostro è superiore al sei, oscillante tra il 6 e mezzo ed il sette.

Vogliamo partire dalle note negative? Daniele Faggiano, diesse gialloblù, ai microfoni di Sky Sport, ha fatto il punto della situazione a pochi minuti dalla fine del mercato estivo: “Tridente Biabiany-Inglese-Gervinho? Abbiamo anche attaccanti come Ciciretti, Sprocati e Di Gaudio, me li tengo ben stretti. Il mercato poteva andare meglio, sotto tutti gli aspetti, anche riguardo alle uscite. Però penso che la situazione delle società di B bloccate abbia fermato un po’ tutti: si poteva pensare prima ad allungare un po’ il mercato. Gervinho? L’idea è nata guardando un po’ di giocatori con quelle caratteristiche che ci potessero servire su quella fascia. Tentar non nuoce, io ci ho provato, mi sono buttato, e la società ha fatto dei sacrifici. Le cifre che leggo sono importanti, ma non sono reali. In ogni caso, il mio vero colpo di mercato è aver riportato la piazza di Parma dove merita”.

Noi siamo…perfettamente d’accordo a metà. Ovvero…peccato per le non uscite si, complicate dal caos in B e C e del fatto, ahinoi abituale, che a Parma tra ingaggio città e tifosi stanno tutti troppo bene per smammare. Ma il miracolo vero, o meglio, il colpo di mercato, sarà…rimanere in A, reale impresa per ogni neopromossa.

Il Parma di oggi pare, sulla carta, pronto a laciarsi alle spalle almeno 5-6 squadre: sappiamo tutti però che i conti si fanno poi sul campo, e che ogni giocarore, Cristiano Ronaldo compreso, è una scommessa.

A proposito di scommesse…una di queste è Gervinho, che il Parma riporta in Italia diopo un’esperienza in Cina, dopo il calcio è optional. Visite approfondite dicono che sta bene, la condizione arriverà, e le ali veloci sono il must del gioco di D’Aversa. A proposito di lamentele…forse la coperta è un po cortina in fascia destra difensiva, ma il Parma, ricordiamolo, deve salvarsi, non andare in Champion.

Azzardiamo una valutazione per settore, al termine di questo che per l’Italia è stato uno dei mercati più ricchi almeno almeno dell’ultimo decennio, a dimostrazione di come l’Italia voglia tornare a dire la sua nei ranking? Proviamo.

Porta: Frattali una garanzia che merita una chanches, dai suoi guantoni è passata la promozione. Forse parte addirittura davanti Sepe: sulla carta forte, reduce da anni non felicissimi. Al campo, la sentenza.

Difesa – centrali: A Gagliolo Iacoponi e Sierralta, il cui prestito è stato rinnovato, sono stati affiancati la garanzia Bruno Alves, esperto e roccioso, e il giovanissimo Bastoni, scommessa non difficile da vincere.

Difesa – esterni: A sinistra l’esperto Gobbi (bentornato), jolly che può giocare ovunque, e il giovane promettente Dimarco (in emergenza anche Gagliolo), a destra forse manca l’arrivo di un vice Gazzola. Ruolo che può fare Gobbi, o che ha sempre rivestito Iacoponi. Rispoli sarebbe stato la chicca, ma tra una pezza e un rattoppo dovrebbe succedere una catastrofe per non riuscire a schierarne quattro. nel caso, Biabiany, in caso di svantaggio, può essere una variante.

Centrocampo: Qualcuno aveva fatto la bocca su Mauri, magari su Montolivo o sognava Marchisio. E’ arrivato dopo una lunga rincorsa Grassi, con lui Deiola che fanno compagnia a Rigoni. Stulac il regista dai piedi di diamante, rincalzi Barillà e Dezi in attesa del rientro di Munari. Pochi? Anche no.

Attacco: Inglese, anche lui bramato a vita, e una sfilza di ali, o esterni, o mezze e seconde punte da far invidia. Gervinho la perla, Sprocati il figliol prodigo che ritorna, Biabiany, il ri-voluto Ciciretti, Di Gaudio e Baraye rincalzi non proprio da buttare via.

Il voto, un quasi sette. Quasi, solo per scaramanzia. Con Karamoh sarebbe stato 7,5, ma in fondo, sarebbe stato una scommessa pure lui. Ultima risposta, per chi lamenta che molti sono prestiti: quest’anno il denaro è andato nell’acquisizione di Collecchio e nell’adeguamento del Tardini. Salviamo la categoria, sfoltiamo la rosa. L’Italia sta tornando a essere grande nel calcio, destino vuole nell’anno che il Parma rivede la A.

Non facciamo i noiosi: tre anni fa stavamo organizzando i plulman per Arzignano. Con rispetto parlando, sia chiaro.

 

 

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