Decreto Milleproroghe bloccherebbe soldi Bando Periferie, 18 milioni a Parma. Pizzarotti, Bosi e Alinovi: “Vergognoso. Sarà pioggia di ricorsi”

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foto Ansa

Via libera del Senato al decreto Milleproroghe. L’Aula ha approvato il decreto con 148 sì, 110 no e 3 astenuti. Il provvedimento passa ora alla Camera e la seconda lettura è prevista a settembre alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la pausa estiva.

Si sono accese scintille in Senato durante la discussione del provvedimento dove i senatori Pd sono intervenuti contro l’emendamento che fa slittare le sanzioni per chi non rispetta l’obbligo vaccinale. Ma a indignare e far scoppiare un’altra polemica un gruppo di deputati del Pd, che ancora dovranno esprimere il loro voto a settembre, con l’appoggio di molti Comuni italiani. Con la Milleproroghe infatti si toglie la copertura finanziaria per il Bando delle Periferie, il famoso bando su cui tanto si è discusso e proclamato durante la campagna elettorale del 2017 del rieletto sindaco Pizzarotti. I soldi vengono slittati al 2020.

“Lo stop di Lega e M5s al bando periferie dei governi Renzi e Gentiloni è uno schiaffo ai cittadini e un danno ai Comuni – hanno dichiarato i deputati Pd – si blocca il primo intervento di carattere strutturale per mettere mano alle periferie italiane, alla cattiva gestione urbana e al disagio sociale diretto a 120 Comuni e Città metropolitane che hanno ricevuto i fondi”. Dal ministero dell’economia, la viceministra Castelli del M5s risponde che si è invece sbloccato e liberato un miliardo per gli investimenti dei Comuni, invertendo la rotta rispetto ai disastri del PD. Per i democratici si tratta però di uno scippo di risorse, di uno spostamento di soldi già previsti. Soldi quindi che verranno distribuiti su tutti i comuni italiani e gestiti dalle amministrazioni locali secondo le loro criticità. Soldi tuttavia verrebbero portati via a quei Comuni che già avevano investito sui progetti presentati al Bando. E Parma è una di quelle che ne ha vinti 6 per 18 milioni di euro.

In allerta anche il presidente dell’AnciAntonio Decaro, che chiede chiarezza al Governo e denuncia come ci siano “Comuni che hanno già avviato attività di progettazione o addirittura le gare”.

Anche da Parma si levano le critiche. Il vicesindaco Marco Bosi commenta sui social: “Vergognoso. M5S e Lega tolgono i fondi dal Piano delle Periferie. Sapete cosa significa?Niente riqualificazione Ospedale Vecchio
Niente riqualificazione Cral Bormioli
Niente riqualificazione Workout Pasubio
Niente riqualificazione Villa Ghidini
Niente riqualificazione Rustici Podere Cinghio
Niente riqualificazione Piazzale Pablo

Questo Governo cancella tutto il piano nazionale, togliendo solo a Parma 18 milioni che sarebbero serviti a rilanciare le nostre periferie. La cosa più vergognosa è che lo fa ad accordi con il Ministero già sottoscritti, progetti già elaborati (e quindi da pagare lo stesso) e addirittura alcuni bandi già pubblicati.

Io voglio sperare che alla Camera si fermi questa totale follia. Danni enormi ai Comuni che non potranno accettare che si stracci accordi sottoscritti e progetti già partiti. Come si può Governare con tale pressapochismo? I Parlamentari Parmigiani come giustificano di aver fatto sparire 18 Milioni dal nostro territorio?”.

Indignazione arriva anche dall’assessore all’urbanistica di Parma, Michele Alinovi, che ricorda come per i progetti di Parma si è già in gara d’appalto avviata e considera il provvedimento “scellerato”, esso “lede il principio di correttezza istituzionale tra Governo centrale ed Enti locali”.

“Ma per lorsignori le convenzioni firmate a Roma tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e i Sindaci e repertoriate dalla Corte dei Conti come atti pubblici validi ed efficaci sono carta straccia? IL DANNO ERARIALE adesso a chi verrà imputato? Ai Senatori? Ai Ministri? Sono proprio curioso.

Per fortuna che i Sindaci si stanno già organizzando e questa sarà un’autentica rivolta bipartisan! Se il Governo non rivedrà le proprie posizioni nel passaggio del Milleproroghe alla Camera, vi saranno una pioggia di ricorsi”.

Arriva anche il commento del sindaco Pizzarotti: “Lega e 5 Stelle vogliono togliere ai parmigiani quasi 20 milioni di euro.

Vi ricordate? Idee alla mano, nel 2017 io e l’assessore Alinovi eravamo tornati da Palazzo Chigi con 18 milioni da investire nel rilancio delle nostre periferie, tra le altre: San Leonardo, Oltretorrente e Pablo,.

Fondi ottenuti grazie alla partecipazione al bando delle periferie che, tra le altre cose, avremmo utilizzato in progetti legati a Parma Capitale Italiana della Cultura.

Ma col milleproroghe Cavandoli e soci vogliono riprendersi da Parma e dai parmigiani gli investimenti. In pratica dal rilancio delle periferie al niente con un semplice click in Parlamento.

Faccio appello al buon senso, se ancora esiste: tornate indietro e fermate questo scempio di ignoranza. Parma vale molto di più di questa follia, e voi dovreste essere al servizio del territorio e non dei partiti”.

Dal gruppo Effetto Parma: “6 interventi sospesi, 18 milioni che vengono a mancare, cosa dicono i nostri onorevoli?”

“Quando abbiamo letto ci sembrava troppo assurdo per essere vero, invece è proprio così: il Governo giallo-verde con il decreto Milleproroghe approvato al Senato ha sospeso il Piano Periferie facendo saltare i 6 interventi previsti. 18 milioni di euro che verranno a mancare a Parma e ai parmigiani, finanziamenti necessari a rilanciare i nostri quartieri. Salta così la riqualificazione dell’Ospedale Vecchio, perno di Parma2020, del Workout Pasubio, di Villa Ghidini, dei Rustici del Podere Cinghio, di Piazzale Pablo e dell’ex Cral Bormioli. I progetti erano già stati elaborati e in alcuni casi erano addirittura già state bandite le gare. Ora tutto bloccato almeno fino al 2020.

Questo provvedimento dimostra da un lato la scarsa visione politica, in quanto il bando in questione era uno degli atti più positivi del precedente governo, che premiava i Comuni in grado di ripensare le proprie periferie, rilanciandole attraverso funzioni culturali, sociali ed educative; dall’altro palesa la scarsa conoscenza delle procedure amministrative da parte del Governo a guida Lega-M5S: non è pensabile, infatti, fare marcia indietro su bandi non solo chiusi, ma con accordi già sottoscritti tra Comuni, Ministero e Corte dei Conti. Resta la speranza che a Roma si rendano conto del clamoroso errore commesso e modifichino il provvedimento che deve ancora passare alla Camera.

Chiediamo ai nostri parlamentari, in particolare a chi sedeva sui banchi del Consiglio Comunale, Laura Cavandoli e Maurizio Campari, come possono rendersi complici di questo atto che blocca lo sviluppo della nostra città. Sono d’accordo nel fermare un provvedimento che avrebbe generato luoghi di socialità per i nostri anziani, di studio e aggregazione per i nostri giovani, di sport per i nostri atleti? O semplicemente obbediscono agli ordini di partito per non giocarsi la poltrona? Se amate la vostra città comportatevi di conseguenza e battete un colpo”.

Leggi la replica: M5s: “Sbloccato 1 miliardo e garantito bando periferie. Pd faccia autocritica invece di inventare”

 

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