L’inceneritore di Parma brucerà i rifiuti della Liguria: 5 mila tonnellate

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“Già prevista una deroga al limite massimo di rifiuti da bruciare nell’inceneritore di Parma. Avevamo ragione a non fidarci dell’annuncio eclatante sul nuovo accordo”.

Con queste parole il vice presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega Fabio Rainieri ha commentato la decisione della Giunta regionale di far bruciare nell’inceneritore di Ugozzolo rifiuti urbani indifferenziati provenienti dalla Liguria che si aggiungono a quelli di Parma e Reggio Emilia.

“La Giunta regionale, ovviamente previo assenso dato per le vie brevi dal Comune di Parma, con la Delibera n. 1307 del 2 agosto 2018, trascorsi quindi appena due giorni dall’accordo siglato il 31 luglio 2018 dalle stesse istituzioni con Iren e fatto passare come la soluzione innovativa per la spazzatura di Parma e provincia che rispetta il territorio tanto da far ambire la nostra città ad essere il laboratorio nazionale dell’economia circolare, ha deliberato di far scattare la clausola prevista nel medesimo accordo per cui il limite massimo di 130.000 tonnellate l’anno può essere derogato per dare soccorso ad altri territori extraregionali meno virtuosi.

È stato così autorizzato il conferimento a Ugozzolo di 5000 tonnellate provenienti dai comuni della città metropolitana di Genova, da attuarsi in 120 giorni – ha quindi proseguito il Consigliere regionale leghista scendendo più nel dettaglio del provvedimento regionale – Una vera e propria presa in giro per Parma e per tutti coloro che giustamente avevano evidenziato come il massiccio smaltimento di rifiuti anche di altri territori sia in contraddizione e potenzialmente molto dannoso per la peculiarità di un territorio fondata sulla produzione del cibo di qualità che ha bisogno di aria salubre così come la prospettiva di farne aumentare la sua attrattività culturale e turistica. Bonaccini e Pizzarotti con quest’ultimo atteggiamento dimostrano non solo e per l’ennesima volta di essere alleati di ferro, ma anche di essere concordi nella slealtà verso un territorio, quello di Parma, i cui interessi di comunità dovrebbero essere da loro preferiti rispetto a quelli privati di una multiutility”.

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