Crisi Ferrarini: “La solidarietà straordinaria della cassa integrazione”

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Si è conclusa ieri la riunione per la richiesta della cassa integrazione straordinaria da parte della Ferrarini, di cui fa parte anche l’azienda Vismara, per i dipendenti.

Pochi giorni fa è stata accettata la richiesta di concordato ed è stato nominato anche il commissario che provvederà al pagamento degli stipendi e agli stipendi arretrati dei lavoratori” – spiega Nicola Comparato.

Incredibilmente si è trovato un accordo solo in Vismara. I lavoratori “godranno” di un anno di cassa integrazione con causale di “evento improvviso e imprevisto”. Riceveranno anche un acconto sullo stipendio corrente e non sugli arretrati. Diverso il discorso nella sede Ferrarini di Reggio, ma soprattutto per lo stabilimento Ferrarini di San Michele Cavana in provincia di Parma.

Per i dipendenti nessuna cassa integrazione straordinaria chiesta per “crisi aziendale” , si opterà per un “contratto di solidarietà”.

Alla domanda: “Perche’ Vismara si e noi no ?!”, la risposta potrebbe essere il fatto di avere delle condizioni lavorative diverse e nella difficoltà di dimostrare i requisiti necessari per constatare se i bilanci degli ultimi anni erano regolari.

Per ora possiamo solo aspettare l’incontro del tre agosto a Roma al Ministero dello sviluppo economico.Anche se ormai gli operai della Ferrarini sono stanchi di aspettare. Le banche , le finanziarie, le bollette non aspettano. Gli operai di San Michele Cavana si sentono traditi dall’azienda che non è stata sincera verso di loro.

Più di una volta ai lavoratori è stato detto di stare tranquilli e che lo stipendio sarebbe arrivato a breve, ma poi i soldi non sono mai arrivati. A parte il giorno che fu proclamato lo stato d’agitazione con sciopero e corteo al seguito. Quel giorno i soldi arrivarono subito. Sarà stata una coincidenza? O la magia del Natale in anticipo di qualche mese? Nel frattempo …….. Aspettiamo!”.

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