Cos’è l’assicurazione sulla vita e come funziona

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Un’assicurazione sulla vita è allora una polizza che consente di far aumentare i propri capitali, garantendo un futuro più sereno nel corso del periodo della propria vecchiaia.

Questa assicurazione ha uno scopo ben preciso come ricorda Assicurazionivita.net, ovvero quello di proteggere la sopravvivenza o la morte della persona assicurata.  Attraverso lo strumento dell’assicurazione sulla vita, la compagnia assicurativa è obbligata, dietro al versamento di un premio, a fornire al beneficiario un capitale, nel momento in cui accade un evento che riguarda la vita dell’assicurato. Questa somma di denaro può essere data al beneficiario o sotto forma di rendita finanziaria dilazionata nel tempo, oppure in un’unica soluzione. Questa polizza assicurativa sulla vita è quindi un mezzo attraverso il quale si possono affrontare le difficoltà economiche legate alla morte di un membro della famiglia, ma anche un metodo utile ad assicurarsi una sorta di pensione integrativa. Questa assicurazione quindi può essere considerata come una specie di investimento, che ha un rendimento variabile che si aggira intorno al 4%, e che gode di numerosi vantaggi fiscali.

Quali sono i soggetti interessati dall’assicurazione sulla vita?

La polizza assicurativa sulla vita coinvolge diversi soggetti, che sono quattro. I soggetti interessati sono il contraente, l’assicuratore, l’assicurato e il beneficiario. Il contraente è colui che stipula il contratto assicurativo, impegnandosi a rispettare questo accordo, tramite il versamento dei premi. Il contraente può essere sia una persona giuridica che una fisica. Per assicuratore si intende appunto l’assicurazione. La compagnia non farà altro che riscuotere di volta in volta il premio corrisposto dal contraente. L’assicuratore sarà inoltre obbligato a liquidare il contraente, secondo i termini stabiliti dalla polizza assicurativa sulla vita. L’assicurato è il soggetto alla cui vita si riferisce l’assicurazione firmata tra la compagnia assicurativa e il contraente, mentre il beneficiario è la persona che dovrebbe ricevere la liquidazione prevista dalla polizza. Quest’ultimo può essere in alcuni casi un soggetto diverso dall’assicurato.

Esistono tre forme principali di assicurazione sulla vita

Si può dire che esiste un’assicurazione della vita attraverso cui l’assicurato può ricevere un capitale o una rendita, se chi sottoscrive la polizza è ancora vivo al momento della scadenza della stessa.
c’è da aggiungere che in questa tipologia di assicurazione, la morte dell’assicurato libera l’assicurazione da ogni obbligazione. Questo inconveniente può essere evitato tramite la stipula di una contro-assicurazione, che è allegata al contratto.

La seconda forma di assicurazione sulla vita è la polizza caso morte. Tramite questo contratto, la compagnia assicurativa si impegna a dare una somma di denaro ai beneficiari e ai familiari nominati dall’assicurato, in caso di decesso di quest’ultimo. In questa situazione, l’assicurato riuscirebbe ad aiutare la sua famiglia nel fronteggiare eventuali problemi economici, causati dalla sua morte.
Il terzo tipo di polizza sulla vita è infine quella che unisce le due forme di contratto citate in precedenza.

Bisogna dire che però esistono alcuni istituti bancari che permettono la stipula delle polizze assicurative sulla vita, senza il coinvolgimento delle compagnie assicurative. In questo modo, la sottoscrizione dell’assicurazione sulla vita avviene in una banca o in una cassa risparmio. Vi sono anche luoghi in cui può avvenire la stipula di questi tipi di contratti. Stiamo parlando della posta e delle società di intermediazione.

L’assicurazione della vita, infine, consente di poter effettuare due forme di supporti di investimento. Si può optare per un contratto multi-supporto o per un altro in euro. Con un contratto multi-supporto vi sono delle obbligazioni o delle azioni e la presenza di un fondo in euro. In questo caso, non c’è la garanzia da parte dell’assicuratore in merito all’unità di conto. Queste ultime infatti potrebbero rappresentare un serio rischio per la persona alla cui vita si fa riferimento nella polizza assicurativa.

Da quello che abbiamo visto, comunque, si può realmente affermare che l’assicurazione sulla vita ci permetterebbe di far aumentare i nostri capitali. Inoltre, dopo otto anni dalla stipula di questa polizza, c’è la possibilità di effettuare dei prelievi in maniera parziale e di procedere al versamento dei contributi, godendo poi di un trattamento fiscale molto favorevole.

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