Alimentare e impiantistica di Parma: in rialzo l’export nel primo trimestre del 2018

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Cala dell’1,7% l’export dei distretti industriali dell’Emilia-Romagna nel primo trimestre dell’anno ma Parma va in controtendenza, segnando buone performance sia nell’alimentare sia nell’impiantistica.

E’ quanto emerge dal ‘Monitor’ sui distretti industriali regionali curato dalla direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, e che segnala una andamento delle esportazioni in controtendenza rispetto al dato del +3,9% del sistema manifatturiero regionale «che rimane comunque positivo grazie alla meccanica reggiana e modenese e all’automotive ferrarese».

Pur con una «lieve flessione registrata, ci troviamo di fronte un quadro parzialmente positivo, con 10 distretti su 19 monitorati che hanno chiuso l’anno in crescita – spiega Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo -: in particolare, si segnala l’ottima performance registrata dai Mobili imbottiti di Forlì che aprono il 2018 in crescita del 13,1%, seguono le buone performance registrate dal Food machinery di Parma (+7,8%), dai Ciclomotori di Bologna (+6,9%) e dal Polo Biomedicale di Bologna (+8,4%)».

A pesare sull’export distrettuale l’andamento sia sui mercati maturi che sui mercati emergenti: i primi registrano un arretramento dell’1,6%), con una flessione delle vendite nel Regno Unito, in Francia e in Belgio mentre i secondi frenano dell’1,8% zavorrati da Cina, Algeria, India, Arabia Saudita e Turchia. Battuta d’arresto anche per la Russia che nel 2017 aveva dato segnali di recupero. Bene invece Romania, Corea del Sud e Iran.

Entrando nel dettaglio dei singoli distretti, negativo l’andamento registrato dalle Piastrelle di Sassuolo con un calo delle vendite del 3,6% e stabile la situazione del settore della Meccanica. Hanno registrato una crescita, oltre alla Food machinery di Parma e ai Ciclomotori di Bologna, anche le Macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (+5,2%) mentre sono risultate stabili le Macchine per il legno di Rimini (+0,2%) e in calo le Macchine per l’imballaggio di Bologna (-5,1%), le Macchine per l’industria ceramica di Modena e Reggio Emilia (-13,1%) e le Macchine utensili di Piacenza (-19,1%).
Contrastato il settore Alimentare: alla crescita di alcuni distretti come l’Ortofrutta romagnola (+6,8%), i salumi del modenese e di Parma (rispettivamente +6,4% e +5,9%), il Lattiero-caseario parmense (+1,6%) e l’Alimentare di Parma (+1,1%), si contrappone il rallentamento del Lattiero-caseario di Reggio Emilia (-4,9%).

Nel Sistema moda, escludendo i Mobili imbottiti di Forlì, si osserva una contrazione nell’export complessivo dei distretti, a causa dell’andamento della Maglieria e abbigliamento di Carpi (-31,5%) e delle Calzature di San Mauro Pascoli (-8,4%); cresce invece l’Abbigliamento di Rimini (+3,1%).

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