Ma se è lo stesso Zamparini a chiedere l’assoluzione del Parma…

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zamparini gaz sport sicilia calabria(Gabriele Majo, da www.stadiotardini.it) – Non passa giorno che Maurizio Zamparini non elargisca dichiarazioni alla stampa: poi, come spesso succede, ognuno, da un fiume in piena, amplifica cioè che meglio crede o che ritiene più funzionale alle proprie tesi. Del resto il giornalismo moderno funziona così: mi attacco ad una frase che mi garba e ci costruisco un tema. E allora anch’io voglio esercitarmi in una composizione che prende spunto dal verbo zampariniano per dimostrare come lo stesso patron del Palermo sia convinto che il Parma debba essere assolto.

Fonte: Gazzetta dello Sport, edizione Sicilia & Calabria, in edicola oggi 20.07.2018:

“Mi ha sconcertato la richiesta della Procura Federale. Se c’è stato un tentativo di illecito va data partita persa al Parma e 3 punti in meno in classifica. Se non c’è stato niente, stop, discorso chiuso. Ma non si può condannare Calaiò e dire che il Parma non c’entra nulla. Non può essere vero, questa è responsabilità diretta, altro che oggettiva”.

GABRIELE-MAJO-Foto-Franco-Sacc-Archimmagine-007.jpgAllora: stiamo attendendo il verdetto del TFN per una richiesta della Procura Federale incentrato sul presunto tentato illecito di Emanuele Calaiò della gara Spezia-Parma, perpetrato attraverso il moderno strumento di comunicazione WhatsApp, con responsabilità oggettiva del Parma. Dunque, caro Dottor Zamparini, è la stessa (severa) Procura Federale ad avere escluso la responsabilità diretta del Parma, dopo accuratissime indagini, ivi inclusa l’assistenza diretta in gran forza del match in questione dei propri 007. La posta in palio è la sola responsabilità oggettiva, e lo si sapeva già da giorni, non quella diretta che non è mai stata presa in considerazione prima e che non si capisce su che basi potesse saltare fuori come coup de théâtre alla fine. Si accontenti: se dessero quei due punti di penalizzazi0ne al Parma in serie B, come richiesto in prima istanza, per Lei sarebbe già grasso che cola… Di cosa si lamenta? Forse perché le piace poco la “subordinata”, quella dei 6 punti in serie A (sproposito obrobrioso)? Non ha tutti i torti: anzi ha ragione, se fosse accertata la responsabilità diretta (che immagino i segugi abbiano zelantemente ricercato in ogni modo) quei 3 punti che dice Lei andrebbero tolti immantinente: ma il fatto gli è che i policemen non hanno trovato traccia alcuna di coinvolgimento diretto della Società Parma, e il suo Avv. Giammarva, invidiabile principe del foro dalle tendenze muzio-scevoliste, Le potrà abbondantemente spiegare che, in diritto, non conta che fosse beneficiario il Parma della presunta richiesta contenuta nel messaggino di Calaiò e non l’autore (come da Lei asserito il giorno prima). Per avere un coinvolgimento diretto del Parma andrebbe trovato, dimostrato, provato che il mandante del delitto era appunto il Parma. Non basta essere solo i “presunti beneficiari”. E allora, visto che non c’è stato niente, egregio Dott. Zamparini, come dice lei: stop, discorso chiuso. Ergo il Parma va assolto. Lo dice Lei. Del resto Lei ha anche ragione nell’affermare che non sia responsabilità oggettiva: va bene, lei dice che era diretta (ma non ci sono prove a sostegno), io dico che la cosa più “normale” sarebbe cambiare l’accusa in semplice slealtà sportiva, se proprio il must del Palazzo è moralizzare. Lodevole intenzione, purché si identifichi bene chi, cosa, come. Ritenere le whatsappate dell’Arciere un illecito tentato finisce per ridicolizzare tutto il sistema (che di tutto ha bisogno fuorché questo), e il Tribunale Federale Nazionale ci si augura lo capisca, ad onta di umiliare (di nuovo dopo i recenti casi Foggia, Juve, e Chievo) Pecoraro & C. Ci si augura che il TFN non deleghi questo compito alla Corte d’Appello Federale, nel successivo grado di giudizio quando, come fece dodici mesi fa con Dalle Rive dell’Alto Vicentino, quando declassò il tentato illecito (“perpetrato” in maniera più evidente e grave rispetto ai messaggini di Calaiò) appunto in semplice “slealtà sportiva”.
Due parole per i complottisti: se Zamparini si lamenta dell’operato della Procura vuol dire che ha capito che non c’è trippa per gatti: ha percepito, come in tanti, che il Parma ha salvato la serie A e i 40 milioncini annessi han preso il volo. Bella cosa per noi, ma non ci dovrebbe bastare: il Parma non ha fatto niente e deve essere assolto totalmente, è inconcepibile come dalle nostre parti, dopo le richieste hard core della Sacra Inquisizione, ci sia messi proni pronti ad accettare col sorriso sulle labbra l’handicap in partenza purché sia in serie A. Cerchiamo di essere razionali: fin da quando è scoppiato il casino abbiamo cercato di dimostrare come, obiettivamente, non fosse a rischio la B, malgrado i titoloni sbraitati in questo senso; non ditemi che ci siamo fatti talmente condizionare da finire per crederci davvero che ci potesse essere un epilogo del genere? Manteniamo dritta la barra: la Procura ha esagerato, come ci ha ben spiegato il proprio microfono Catapano, proprio per cercare di ottenere un’afflittività maggiore in sentenza. Ma 6 punti per responsabilità oggettiva non sono mai stati comminati! Neppure se procrastinati la stagione successiva rispetto ai fatti. Il Tribunale Federale immaginiamo conosca la giurisprudenza, ben richiamata in udienza, peraltro, dall’Avvocato Chiacchio: perché lasciare alla Corte d’Appello il compito di rimettere a posto le cose e rendersi complici di un pasticciaccio limitandosi a normalizzare un poco le richieste dell’accusa? Ha ragione Zamparini: o c’è una responsabilità diretta (e non c’è perché a fronte della notevole opera investigatoria altro non è stato prodotto che non quei tre messaggini) o stop, discorso chiuso! Gabriele Majo (direttore responsabile di www.stadiotardini.it)

Nel quadro in evidenza: Maurizio Zamparini dipinto dalla Duchessa

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