In attesa della fine del WhatsAppGate l’Avvocato Chiacchio sconfigge Pecoraro ottenendo in appello la riabilitazione di De Zerbi. E il Foggia da -15 sale a -8

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il columnist luca russo(Luca Russo, da www.stadiotardini.it) – Il Foggia ripartirà dalla Serie B. La Corte Federale di appello della FIGC ha ridotto da 15 a 8 i punti di penalizzazione che i satanelli dovranno scontare nel prossimo campionato di B e ha inoltre annullato la squalifica di 3 mesi al tecnico De Zerbi. Il provvedimento, adottato in secondo grado di giudizio, modifica quello preso il 2 luglio, allorquando il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Cesare Mastrocola aveva inflitto ai rossoneri 15 punti di penalizzazione in classifica da scontare nella stagione sportiva 2018/2019 e 3 mesi di squalifica all’allenatore De Zerbi per l’uso di fondi illeciti da parte del club nel biennio 2015-2017. Ricordiamo che lo scorso 15 maggio il Foggia e 37 soggetti tra dirigenti, tecnici e calciatori erano stati deferiti “per avere reimpiegato nell’attività gestionale e sportiva nel corso delle stagioni sportive 2015/2016 e 2016/2017 un importo monetario molto ingente, sia a mezzo di bonifici, sia a mezzo di denaro contante, proventi di attività illecite di avv chiacchio foto gaz parmaevasione e/o elusione fiscale, alcune delle quali integranti anche reato”. Lo sconto di pena lascia l’amaro in bocca al Procuratore Federale Pecoraro, il quale ai microfoni dell’Ansa ha dichiarato che “questa è una decisione insoddisfacente, è quasi un invito a utilizzare fondi neri”. Da registrare contemporaneamente il successo del “nostro” avvocato Chiacchio che è riuscito a cogliere l’assoluzione con formula piena del suo assistito, il neo mister del Sassuolo De Zerbi, che in primo grado aveva buscato quattro mesi, ora cancellati e pienamente con totale riabilitazione. Chiacchio è riuscito a centrare questo successopresentando le prove dei agamenti regolarizzati da parte del Foggia nel periodo in cui era sotto contratto con il club pugliese. Successo che potrebbe dar coraggio al Parma che attende con trepidazione le conclusioni del Tribunale Nazionale FIGC a seguito della pesantissima richiesta della Procura Federale a proposito del Whatsappgate (2 punti di penalizzazione nel campionato 2017/2018 e conseguente addio alla promozione in A o in subordine 6 punti di penalità da scontare nella massima serie 2018/2019). Son due le ragioni per cui il club ducale può abbozzare un mezzo sorriso di fronte allo sconto di pena riconosciuto ai satanelli. La prima è anche quella più evidente: negli ultimi anni le richieste della Procura Federale quasi mai sono state pienamente accolte dal Tribunale Nazionale FIGC, che anzi il più delle volte non solo non vi si è appiattito, ma le ha addirittura ribaltate e svuotate di fondamento ponendosi a favore dei soggetti che la Procura avrebbe voluto invece punire. Alla seconda ci si può arrivare per deduzione: se per aver usato fondi illeciti in due stagioni sportive il Foggia si è beccato appena 8 punti di penalizzazione, che potrebbero essere ulteriormente ridotti visto e considerato che i pugliesi sembrano intenzionati a ricorrere ad un altro grado di giudizio, e ricordando che ogni pena va proporzionata al reato commesso e che in casi ben più gravi di responsabilità oggettiva sono state irrogate penalizzazioni di al massimo uno o due punti, ci pare evidente che il Parma debba aspirare all’assoluzione con formula piena dato che non ha fatto niente e non è colpevole di niente. Il perché è presto detto: i messaggi Whatsapp di Calaiò vanno declassati a slealtà sportiva, il che permetterebbe comunque di punire in modo esemplare il calciatore (ma 4 anni restano uno sproposito! Masiello se l’è cavata con molto meno per calcioscommesse), però salvando il club e dando finalmente una spallata energica a quell’istituto obsoleto e ingiusto che risponde al nome di responsabilità oggettiva. In questa ottica, guai a veicolare da Parma il messaggio che pur di salvare la massima serie ci possa andar bene anche una penalizzazione di uno o due punti da scontare nel prossimo campionato. Si tratterebbe del più clamoroso degli autogol proprio nelle ore in cui il nostro destino sarà tratteggiato da una sentenza più politica che basata su una ricostruzione equa e puntuale dei fatti. Luca Russo (da www.stadiotardini.it)

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