Parma, il giorno del giudizio: alle 11 il gong

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Alle 11, nella sede della Federazione, si aprirà il processo che vede indagato il Parma, deferito per responsabilità oggettiva a causa del comportamento di un suo tesserato, Emanuele Calaiò accusato di aver inviato alcuni sms volti a condizionare il risultato di Spezia Parma nella settimana precedente la gara.

Una vicenda deflagrata con una potenza impressionante, quasi superiore al record assolut di tre promozioni in tre anni ottenuto dal Parma, una vicenda paradossale per la “leggerezza” dei messaggi ma anche per il massacro mediatico che ne è seguito.

La Procura Federale, come è noto, ha chiesto il massimo della sanzione: una pena afflittiva che potrebbe rispedire il Parma in Serie B e che potrebbe condannare lo stesso Calaiò a una sospensione lunghissima.

Accompagnato dal suo avvocato Paolo Rodella e dal legale rappresentante della società Eduardo Chiacchio, l’attaccane sarà in aula a discutere la sua tesi difensiva sostenendo l’ilarità degli sms. Con loro l’amministratore delegato del Parma Luca Carra in compagnia del consigliere di amministrazione Giacomo Malmesi.

In città, fiato sospeso, e non solo. E’ evidente e palese come il mercato sia “mezzo fermo”, con accordi magari presi ma non rateizzati in attesa di…perchè la verità è che fino a sentenza non sai mai come va, e ci vorrebbe un folle ad accollarsi contratti faraonici (Quagliarella, Balotelli, ad esempio) e la campagna abbonamenti anche. Perchè il Parma “si ama e non si discute” sui social, ma conti alla mano “magari giochiamo al sabato e lavoro” o “magari in B costa meno” o “se ci retrocedono mollo il calcio”.
Fiato sospeso, dunque, per le prossime ore. Alle 11 inizierà il processo, insieme al Parma il Chievo, accusato di presunte plusvalenze. Conti gonfiati contro sms.
La sentenza, presumibilmente, non arriverà entro breve perchè il verdetto dorvà essere accompagnato dalle motivazioni necessarie alle parti per ricorrere in appello. Potrebbero volerci 24 o 48 ore.  Il Venezia ha notificato al Tribunale e al Parma l’intenzione di volersi costituire terzo controinteressato. Il Palermo pure, e intanto pontifica tempesta. Il Crotone, anche.
Se sarà assoluzione, ci attendiamo querele. Questa volte vestite di gialloblù, contro il danno d’immagine e il fiume di parole versate. Il Parma merito rispetto. Non se lo dimentichi, illustre Procura Federale. 

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