Scuola Adorni, classi con 80% di stranieri: da Comune proposta passaggio da Micheli a San Vitale-Fra Salimbene. Bocciata da Consiglio Istituto, CCV: “Stop scuole ghetto”

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Il Comune di Parma intente rimediare a una anomalia che si è creata in alcune scuole primarie di Parma. Come emerge dalla commissione “Cultura, scuola e politiche giovanili” e dalle parole della assessora Ines Seletti si cercherà di fermare il fenomeno di classi ad alta percentuale di studenti stranieri che rischiano di diventare scuole “ghetto”. In alcune classi ci sono fino all’80% di alunni di origine straniera. 

L’assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi annuncia che per la Adorni arriverà anche la nuova biblioteca, i lavori saranno presto conclusi e l’inagurazione sarà a settembre con il nuovo anno scolastico (leggi: Una nuova biblioteca nella scuola Adorni di via Paciaudi. Giunta approva progetto di genitori e Manifattura Urbana)

Il Comune pensa quindi ad attuare una modifica che porterà al trasferimento di alunni da un’istituto all’altro. In particolare si sta parlando del passaggio del plesso di via Paciaudi, comprendente la scuola primaria Adorni e la scuola dell’infanzia statale San Paolo, dall’istituto comprensivo Micheli nel quartiere San Leonardo all’istituto comprensivo San Vitale – Fra Salimbene in piazzale Santafiora, in centro, per riequilibrare la presenza di alunni stranieri negli istituti Micheli e Sanvitale- Fra Salimbene. La scuola Adorni, infatti, ha al momento il più alto numero di bambini stranieri (80%) mentre sarebbero pochi gli stranieri alla San Vitale. Obiettivo è anche dotare l’Istituto Sanvitale- Fra Salimbene di una scuola dell’Infanzia.

Ora la questione è tornata attuale e l’Amministrazione è decisa ad arrivare in fondo anche se dalla Micheli arriva il no degli insegnanti e della dirigenza scolastica. La decisione non dovrà necessariamente tenere conto del parere degli istituti scolastici e sindacati, ma dovrà passare per il voto del Consiglio Comunale.

Il consiglio d’istituto Micheli ha respinto la proposta del Comune, durante l’incontro a cui erano presenti anche i CCV del 14 giugno, con 12 no e quattro sì. “Occorre un progetto integrato che non veda una scuola “ghetto” che deve “sopravvivere”, perchè altri la uccidono – commenta Zoni dei CCV – ma una scuola viva, una scuola che faccia rivivere il quartiere” si legge nel verbale dell’incontro. La prima contestazione sollevata riguarda il fatto che la misura adottata venga limitata a queste scuole quando andrebbe rivisto tutto il territorio. A spostarsi sarebbero inoltre solo gli alunni di cittadinanza italiana. La dirigente della Micheli, Pastorelli, e il preside, Alfieri, sottolineano inoltre che i dati relativi alle proiezioni del Comune non sono pienamente attendibili e che sono proiezioni basate solo sullo stradario.

Altra perplessità sollevata riguarda il numero di alunni che resterebbero presso l’istituto Micheli. La manovra rafforzerebbe l’istituto in centro che arriverebbe ad avere 1250 alunni ma indebolirebbe la Micheli che conterebbe 750 alunni. Un calo drastico del numero di alunni rischia di mettere a rischio la sopravvivenza di un istituto. Lo spostamento della scuola Adorni dalla Micheli alla Sanvitale avrebbe un senso, secondo dirigente e preside della Micheli, poichè fanno entrambe “parte del quartiere Centro ma occorrerebbe rivedere anche la situazione delle scuole Micheli e San Leonardo garantendo stesso grado di stabilità”. Si avanza così la proposta di accorpare la Toscanini alle scuole Micheli e al San Leonardo. Anche la rappresentante dei genitori della Micheli ritengono “poco lungimirante” il progetto e che andrebbe rivisto lo stradario perchè resterebbero comunque criticità nelle graduatorie.

Favorevole all’accorpamento il preside della scuola San Vitale Fra Salimbene (nonchè consigliere comunale di Parma Protagonista), Pier Paolo Eramo, che sostiene che l’accorpamento abbia un senso per l’appartenenza di entrambi al quartiere centro ma che questa manovra non darà per scontato il risultato positivo perchè andrebbe modificato lo stradario.

Criticità arrivano anche dalla scuola Luigi Vicini in via Milano, che rientra nell’Ic Micheli: la secondaria di primo grado infatti da anni non riuscirebbe ad integrare tutti gli alunni che escono dalle classi della primaria e che quindi sono costretti a dirigersi in altri istituti. Una riforma porterebbe il passaggio invece alla San Vitale- Fra Salimbene.

Per quanto riguarda l’istituto Bocchi che comprende la scuola Racagni, per il prossimo anno scolastico sono previste due sezioni in più nelle secondarie di primo grado.

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