Pizzarotti firma per un’europa che accoglie- Bocchi (FdI): “Messinscena e superficiale umanitarismo”

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Priamo Bocchi, Responsabile Comunale di Fratelli d’Italia Parma, commenta la presa di posizione del sindaco Federico Pizzarotti dopo la sottoscrizione a sostegno dell’ICE, iniziativa di leggo popolare europea, Welcome Europe.
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“La firma apposta dal sindaco di Parma Pizzarotti alla iniziativa Welcome Europe – scrive Bocchi –  in tema di accoglienza migranti, è un atto simbolico, evidentemente legittimo, ma dalla indubbia valenza politica. Stigmatizzo innanzitutto la modalità con cui è stata allestita la messinscena, con tanto di fotografo, consigliere aggiunto straniero e comparse di richiedenti asilo africani, gestiti, istruiti, formati, mantenuti a nostre spese da Svoltare Onlus (gran parte di loro, tra qualche mese, saranno riconosciuti come non aventi diritto d’asilo e quindi illegali e clandestini), giusto per smuovere un po’ di compassionevole, falso e superficiale umanitarismo.
Il fatto grave però ritengo sia un altro: il sindaco, così come ogni amministratore pubblico, dovrebbe avere una coscienza maggiore di ciò che rappresenta oggi la questione immigrazione; dovrebbe avere chiara consapevolezza della complessità di tale fenomeno, dei suoi risvolti in ambito di legalità, sostenibilità, costi diretti e indiretti per la collettività, numeri, prospettive di reale integrazione, risvolti (non secondari) culturali, religiosi e di sicurezza. Un sindaco, che abbia il compito di tutelare la comunità che rappresenta, avrebbe il dovere di affrontare il tema con meno superficialità, con gli occhi puntati sulla realtà e non distratti da una visione ideologica, utopistica è intrisa di propaganda. Dovrebbe sapere che non esiste, per gli africani che vogliono risolvere i loro problemi, un diritto universale ad entrare (magari grazie a viaggi organizzati da criminali) e vivere in Italia. Ogni amministratore, ad ogni livello, dovrebbe responsabilmente sentire la necessità di regolamentare, governare, arginare, riportare nell’alveo della legalità e della reale sostenibilità un esodo che oggi è soprattutto business e traffico di carne umana e che è, comunque e sempre, dramma: per chi lo compie e per chi lo subisce (il Paese di arrivo, il nostro, col 40% di disoccupazione giovanile così come i poveri Stati africani di partenza, privati delle loro migliori, giovani e intraprendenti energie).
Il fatto che il nostro sindaco non lo faccia – conclude Bocchi – e lanci messaggi di segno opposto è ancor più grave perché a tal riguardo (del dissennato ripopolamento africano) la nostra città, i parmigiani (soprattutto i più poveri), stanno oggi pagando un prezzo molto, troppo, salato”.

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