Più sicurezza sul lavoro: i sindacati protestano davanti alla Prefettura

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Oltre 258 incidenti mortali dall’inizio dell’anno, il 20% nel settore delle costruzioni.

FILCA CISL, FENEAL UIL, FILLEA CGIL della provincia di Parma, a fronte dell’ennesimo incidente mortale che ha coinvolto un giovane operaio poco più che ventenne, tornano a chiedere con forza alle istituzioni di porre il tema della sicurezza sul lavoro tra le priorità delle proprie agende, per questo hanno manifestato mercoledì mattina davanti alla Prefettura.

Ci sono fenomeni nei cantieri edili che creano una serie di distorsioni tali da rendere i luoghi di lavoro campi minati: lavoro nero e irregolare, taglio di risorse alla voce “sicurezza” da parte degli imprenditori, riduzioni di controlli e ispezioni da parte degli organi preposti, ricorso a contratti diversi da quelli dell’edilizia, false partite Iva, infiltrazioni criminali nel settore.

È necessario rafforzare i controlli e le sanzioni in materia di sicurezza sul lavoro, aumentare la sicurezza nei cantieri stradali, che per la loro peculiarità hanno rischi molto elevati, ripristinare il DURC nella sua forma originaria e introdurre la congruità, applicare il contratto edile a tutti i lavoratori che operano in cantiere. E ancora: occorre qualificare le politiche di prevenzione sviluppando sinergie tra organi ispettivi e il sistema bilaterale edile e il rafforzamento del ruolo degli RLST.

Quello che non possiamo permetterci davanti a queste tragedie è restare indifferenti. È una battaglia di civiltà che tutti insieme dobbiamo poter vincere. Affinché queste tragedie non restino solo numeri per le statistiche, come sindacato continueremo ad incalzare tutti soggetti coinvolti, e lo sciopero è lo strumento per rivendicare “sicurezza al lavoro”.

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