Vigilia di Spezia – Parma e sms, deferito il club: ora la serie A è a rischio

0
Il Parma è stato deferito per responsabilità oggettiva insieme ai propri tesserati Emanuele Calaiò e Fabio Ceravolo. L’accusa, tentato illecito sportivo per gli sms inviati dai due giocatori ducali agli spezzini Da Col e Masi. 
Come riporta la versione online della Gazzetta dello Sport, questa mattina la Procura Federale ha consegnato l’avviso di conclusione delle indagini agli interessati: società e tesseratiandranno a processo presso il Tribunale Federale, primo grado della giustizia sportiva.
L’incriminazione mette a rischio la promozione in serie A: se il tentativo di illecito sarà accertato, il Parma rischia una penalizzazione in termini di punti che dovrà essere scontata nella stagione in corso, questo potrebbe modificare l’ultima classifica del campionato di Serie B – riporta l’articolo a firma Alessandro Catapano.
I MESSAGGI INCRIMINATI –  Tre messaggi “whatsapp” inviati, nei giorni precedenti la sfida con lo Spezia. “Non ci spaccare le gambe…”, scriveva Calaiò.  A questi messaggi i due giocatori dello Spezia non hanno risposto, informando la società che poi si è rivolta alla procura federale. Procura che ritiene i messaggi un invito a “non metterci troppo cuore magari spingendo anche sulle differenti motivazioni di classifica, con i padroni di casa già fuori da qualsiasi discorso di playoff e il Parma invece in piena lotta per la promozione diretta in Serie A senza passare dagli spareggi” – spiega la rosea.
L’ARTICOLO 7 E LE ACCUSE “La Procura Federale ha deciso di accusare i due tesserati del Parma per tentato illecito sportivo e per il club è scattata la responsabilità oggettiva, richiamando l’articolo 7 del codice di giustizia sportiva della Figc. Il codice non fa alcuna differenza tra un illecito consumato ed un illecito solo tentato. L’articolo 7 recita: “Il compimento, con qualsiasi mezzo, di atti diretti ad alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione ovvero ad assicurare a chiunque un vantaggio in classifica costituisce illecito sportivo”  – conclude Gazzetta.it. 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here