Dibattito su Aquarius e immigrazione in Sala Consiglio. Pizzarotti: “Trasformiamo l’indignazione in qualcosa di positivo. Basta slogan”. Preoccupazione dalle comunità straniere di Parma

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Si è tenuto oggi pomeriggio l’incontro in programma in Sala del Consiglio Comunale che, a partire dalla vicenda Aquarius, ha affrontato una riflessione sul tema immigrazione, integrazione e inclusione.

Un confronto propositivo tra numerose associazioni: presenti, il sindaco Federico Pizzarotti, il presidente del Consiglio Comunale Alessandro Tassi – Carboni, i consiglieri di opposizione Pd e Roberti del gruppo misto oltre alcuni eletti di Effetto Parma. Mancano i consiglieri e i neoparlamentari eletti di Lega.

L’evento ha visto la partecipazione e organizzazione di CGIL Parma CISL Parma e Piacenza, UIL Emilia, CIAC Onlus Parma, ANPI Provinciale Parma, ANPPIA Parma, AICVAS Parma, LIBERA Parma, CARITAS DIOCESANA Parma, UNIONE DEGLI UNIVERSITARI Parma, RETE DEGLI STUDENTI MEDI Parma, CONSULTA DEI POPOLI Parma.

“Il movimento 5 stelle non è arrivato al Governo per caso, è frutto dell’indignazione di molte persone. Questa indignazione però la dobbiamo trasformare in qualcosa di positivo – ha dichiarato il sindaco Federico Pizzarotti – Se tutti chiudessero i porti cosa succederebbe?Non per buonismo, ma dobbiamo dare per scontato che lo stato di migrante è temporaneo. Siamo stati tutti migranti, tutte le popolazioni. Pensiamo anche alla nostra fuga dei cervelli, siamo migranti per altri. Nord e sud del mondo lo siamo tutti e due in base a dove lo guardiamo. A prescindere dal fatto che chiudere i porti sia sbagliato o meno, dipende da come si gestisce questo fenomeno immigrazione. Nel mare magnum tutti sono buoni, questo ha fatto crescere l’indignazione e la paura nella cittadinanza”. Riflessione del sindaco poi sulle manifestazioni di sensibilizzazione sul tema: “Quando ci sono questi momenti siamo sempre tra noi, ne riconosco sempre almeno l’80%, gli stessi volti quando invece dovremmo averene centinaia di nuovo. Le istituzioni non devono essere sempre accompagnate dal consenso. Dobbiamo portare centinaia di persone a riflettere. Il mondo è complesso e non ci saranno mai solizioni semplici, ne di destra ne di sinistra, ne su immigrazione ne su altri temi. Pensiamo al lavoro per esempio, come sarà tra 20 anni? Come sarà la nostra società in futuro? Come vogliamo che sia? Abbiamo paura del migrante perche ci porta via il lavoro ma se non sappiamo come sarà il lavoro in futuro ne avremo sempre paura”.

Proposte si chiedevano a questo incontro e due sono quelle arrivate dal primo cittadino di Parma: “Attiviamo una serie di incontri più inclusivi possibili con personalità anche più commerciali, che attirino persone che già non fanno parte di un’associazione. La mia
seconda proposta va alla consulta dei popoli. Vorrei eventi aperti e comunicati a tutta la cittadinanza. Apriamo alle comunità straniere anche le manifestazioni e gli incontri per portare nuovi punti di vista e opinioni di persone che vivono nella nostra città e possono avere soluzioni diverse. La vita pubblica oggi è escludente per le comunità straniere”. Infine basta slogan destra o sinistra, tutti fuori o tutti dentro – chiede il sindaco – portiamo proposte positive per le persone.

Preoccupazione arriva invece dal presidente della Consulta dei Popoli del Comune di Parma, Jean Claude Didiba, che ricorda i profondi valori di accoglienza che caretterizzavano la popolazione italiana.

Il consigliere Campanini del Pd ha dichiarato come queste azioni, chiudere i porti, siano deprecabili, “certi valori e posizioni non sono soggette a nessun movimento del momento, ci sono remore che vanno al di là”. “E’ una politica dei mezzi senza senso della realtà” ha continuato la consigliera PdJacopozzi.

Roberti ha ricordato che “la solidarietà deve avere azioni concrete, se no la gente se ne dimenticherà, vedrà solo parole e smetterà di crederci”.

Tra il pubblico alcuni attivisti del M5s di Parma, come l’ex candidata nella lista 5 stelle per le amministrative 2017, Cinzia Ferraroni, che tuttavia non è intervenuta lasciando la replica nelle parole del senatore eletto in emilia Marco Montanari che dichiara come “l’immigrazione illegale non è affatto “inarrestabile”. I poveri non partono, perché non se lo possono permettere. Anche molti di quelli che partono non hanno i molti denari necessari al viaggio, certo. Ma questi capitali vengono loro prestati a tassi d’interesse da usura da parenti e conoscenti, o da apposite organizzazioni in vista di un profitto futuro. Si tratta, in altri termini, di un investimento. Che l’immigrato ripagherà nel tempo con le rimesse. Ecco perché dai barconi scendono solo persone che hanno un “valore di mercato”: giovani uomini da impiegarsi in mansioni di fatica o nel #crimine di strada, giovani donne da impiegarsi sovente nella prostituzione, e minori non accompagnati da impiegarsi nei “mercati” più abominevoli e immondi. Chi perpetua in buona fede narrazioni fasulle non fa un buon servizio alla verità e, spesso, nemmeno a sé stesso. Le vie del razzismo e della xenofobia sono infatti lastricate delle buone intenzioni di costoro”.

 

 

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