Richiedenti asilo volontari nei centri estivi per disabili a Parma: Lega porta la questione in Regione

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La polemica sui richiedenti asilo utilizzati come volontari in un centro estivo per minori disabili non si è esaurita nel Consiglio comunale di Parma, Lega ha infatti chiesto di discuterne anche in Regione Emilia Romagna.

Il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente leghista, Fabio Rainieri, insieme con il collega Vice Capogruppo della Lega Gabriele Delmonte, ha presentato sull’argomento un’interrogazione a risposta immediata su cui vi sarà dibattito durante la prossima riunione d’aula di Assemblea regionale fissata per martedì 4 giugno. Nell’atto ispettivo i due leghisti non puntano, come hanno fatto i colleghi di partito nel Consiglio comunale parmigiano, sull’inopportunità di utilizzare i richiedenti asilo dati i dubbi sulla loro preparazione a rapportarsi con i minori disabili ma mettono in evidenza come questo loro impiego non sia consentito da norme nazionali e regionali che regolamentano le attività professionali e volontarie con i minori.

È infatti la Direttiva regionale per l’organizzazione e lo svolgimento dei soggiorni vacanza socioeducativi e dei centri estivi che, facendo riferimento a quanto stabilito dal Decreto legislativo 39/2014, prevede che il personale e i volontari devono presentare il certificato penale che attesti l’assenza di condanne per tutta auna serie di reati che riguardano l’onorabilità di chi è a contatto con i minori. “Ma quale certificato penale possono presentare persone che arrivano in Italia da clandestini senza documenti?”

È quindi la domanda che fanno alla Giunta regionale Rainieri e Delmonte specificando comunque ulteriormente che “se anche non hanno il certificato penale ma rilasciano un’autodichiarazione, come la si può considerare sufficiente se di essi non si conosce nemmeno la vera identità essendo essa ancora al vaglio delle autorità pubbliche competenti per stabilire se hanno o meno diritto a permanere sul suolo nazionale?”.

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