Avevano pestato a morte, il 9 maggio del 2016, in una mattanza andata in scena con tirapugni mazze e pinze per strappare naso e dita, Mohamed Habassi, nell’appartamento di Basilicagoiano che non voleva lasciare.
In manette sono finiti in sei: Luca Del Vasto, oggi 48 anni, ex titolare del Buddha Bar di Sala Baganza, compagno della proprietaria di quell’alloggio che Habassi non voleva lasciare ma di cui non pagava l’affitto, sbeffeggiandoli, il suo amico Alessio Alberici, noto fumettista, e quattro romeni, amici di Del Vasto, Ionel Vrabie e Ionel Togan, Cristinel Barbu, Valentin Cosma.
In primo grado erano stati comminati 30 anni di reclusione a Del Vasto, 16 ad Alberici ,pena ridotta per seminfermità mentale, Jonel Togan 11 anni e due mesi, a Cristinel Barbu 6 anni e 8 mesi, a Jonel Vrabie 9 anni e sei mesi, a Valentin Kosma 6 anni e 8 mesi.
L’appello, giovedì, ha cambiato le carte: confermati i 30 anni per Del Vasto, aggiustate le pene per i Barbu e Cosma per un errore materiale (6 anni e 2 mesi), ad Alberici la Corte ha negato l’infermità mentale che era valsa come attenuante, rifilandogli 30 anni. Quasi il doppio, pena analoga a quella di Del Vasto.
