(Luca Savarese per www.stadiotardini.it) – Aveva braccato qualche tempo fa un ladro mentre era in vacanza. Ora tornerà a braccare quel piacere misto a tensione dell’allenare. Gigi Apolloni è infatti il nuovo allenatore del Modena. Come se la vita di Gigi, non potesse fare a meno del giallo e del blù. Con i canarini, il nostro, si era già cimentato in panchina, prima come vice dal 2006 al 2009 e poi dal 2009 al 2010 come allenatore. Ecco dunque il ritorno. Rientra in gioco un allenatore preparato figlio di un uomo, che la sua integrità, non l’ha mai persa. Anzi, molte occasioni, nella sua prima vita da giocatore, ha fatto perdere agli attaccanti del momento, disinnescando le loro intenzioni. Parma, la sua cattedrale, Verona, tanto per restare in termini giallo e blu, la sua ultima parrocchia. Nei bagordi per la ritrovata serie A, la piazza di Parma non può dimenticare che la prima fiaccolata, nel sottoscala del calcio, chiamato quarta serie, l’ha accesa lui, stravincendo il campionato nel 2016 (centrando la promozione contro il Delta Rovigo al Tardini con largo anticipo) e primo a credere nel progetto quando i musi erano lunghi e gli umori abbattuti. Vince la concorrenza di molti pretendenti. Nel vascello parmense, rimanendo sé stesso, gettò l’ancora. Quando la tolse, aveva portato i ducali in Lega Pro. Ora, eccolo timoniere di una nuova traversata nella vicina Modena. Più che serie D, chiamiamola missione Apolloni. Come se per risalire la corrente e per star lontani dalle alte maree dei nuovi inizi ci fosse bisogno di lui, del suo calcio diretto dallo stile garbato. Buona nuova vita Apo. Luca Savarese per www.stadiotardini.it
