Lettera dal San Leonardo: “Fra Festival Sostenibile e realtà. Qui si vede solo cemento. 2030? Amministrazione, what are you doing?”

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Parma tra Festival della sostenibilità e realtà? Se lo chiedono alcuni residenti che hanno creato il gruppo “Manifesto per San Leonardo” nell’omonimo quartiere.  #2030whatareyoudoing? – si chiedono i cittadini dopo i tre giorni di iniziative, dibattitti e incontri in città per la seconda edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile. I residenti ne sono convinti, nel futuro, altro che verde, si vede “grigio”.

La lettera: 

“Venerdì 25/05/2018 abbiamo assistito all’inaugurazione del Festival dello Sviluppo Sostenibile. Un’iniziativa nazionale organizzata da ASVIS che si svolge in tutta Italia dal 22 maggio al 7 giugno 2018, con l’obiettivo (si legge sul sito) di “coinvolgere fasce sempre più ampie della popolazione sui temi della sostenibilità e di stimolare decisori privati e pubblici perché assumano iniziative concrete e rilevanti per migliorare le condizioni economiche, sociali e ambientali del nostro Paese”.

Ottima occasione di cambiamento a cui occorre dare sicuramente adesione anche e soprattutto con l’ impegno personale.

L’adesione della città di Parma e la presenza del Sindaco alla presentazione dei tanti eventi che si terranno nella nostra città ci fa ben sperare per il futuro ma come cittadini del San Leonardo non possiamo non notare la contraddizione con quanto declinato ed il nostro presente e futuro prossimo, la distanza fra le “parole dette” e la realtà.

Il Presidente del WWF di Parma afferma, riferendosi al dato uscito qualche giorno fa relativo all’aumento della concentrazione di CO2 in atmosfera, “Dobbiamo invertire la rotta ….. il Festival …. è un tentativo di coinvolgere sempre più persone, sensibilizzare le istituzioni affinché si cambi”.

I tempi verbali utilizzati dal Presidente WWF sono stati espressi al presente: quindi parrebbe necessario cominciare a cambiare da “subito”.

Quello che invece abbiamo visto e che si prospetta, stando a quanto riportato dagli organi di stampa, al San Leonardo e dintorni sono solo nuovi supermercati, nuova cementificazione, ulteriore traffico veicolare, un aeroporto più grande e cargo, un grande Mall (sembra il secondo più grande d’Europa) con previsioni di 8 (leggasi otto) milioni di presenze all’anno (22.000 presenze/giorno)……, l’inceneritore…..gli elettrodotti non interrati.

Allora anche l’interessante sperimentazione di chiudere il centro ad auto ed autobus (P-DAYS) che diventa stimolo per un cambiamento si SCONTRA con l’ennesimo carico di auto “deviate” sui Centri Commerciali, dei camion sull’Aeroporto Cargo: situazioni che porterebbero in breve tempo ad un ulteriore carico ambientale insostenibile.

Viene il dubbio che, forse, qualcuno abbia letto solo il titolo del Festival e non le schede presenti ad esempio nel calendario (che abbiamo avuto gratuitamente dai gentilissimi operatori volontari di alcuni punti informativi) e che illustrano i 17 punti di WHAT WE ALL SHOULD BE DOING FOR 2030 (COSA DOVREMMO FARE TUTTI PER IL 2030) con la testimonianza concreta di persone che citano che COSA STO FACENDO IO PER IL 2030.

Eccone alcuni esempi, limitandoci alle questioni ambientali … :

scheda 3 Good Health and well-being – ridurre le malattie causate dalla contaminazione e dall’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo….con Chief Nat Ebo Nsarko e le sue iniziative per uno sviluppo sostenibile

scheda 11 Sustainable cities and communities: – garantire sistemi di trasporto rispettosi dell’ambiente e rivolti alle esigenze di bambini, donne e persone con disabilità; partecipare come cittadini alle decisioni che riguardano la pianificazione delle nostre città; controllare la qualità dell’aria……con Francesco Faccin e le sue Honey Factory una micro-architettura per produrre miele in città…..

scheda 15 Life on Land – piantare più alberi …… con Carlo Petrini e l’impegno della sua associazione per preservare le biodiversità…..

Se i supermercati realizzati in questi pochi anni (vedi ex-Bormioli Rocco), quelli in costruzioni (Via Venezia – Mall a Baganzola) e quelli progettati (Via Golese) e quelli di cui sente parlare (ex-Tarasconi) rappresentano l’inizio di un nuovo futuro ….. per il San Leonardo Cortile San Martino Baganzola, non si prospettano certo periodi rosei.

Anzi possiamo scrivere (lo abbiamo già detto a voce) che il colore predominante è, e sarà, il grigio, e non sarà sufficiente il progettato chilometro Verde a salvarci dalle nuove ulteriori fonti di inquinamento (chissà se chi sta decidendo sulle nostre teste, si è posto la domanda di quanto inquinano gli aerei ed i camion).

Ma allora ci chiediamo: è proprio impossibile trovare un equilibrio fra le giuste esigenze di sviluppo e di business degli imprenditori, e le legittime aspettative dei cittadini?

E’ proprio così difficile “progettare” la città, i quartieri in modo SOSTENIBILE FIN DA OGGI, non aspettando il DOMANI quando molto sarà già stato costruito e l’ambiente distrutto?

Spesso come cittadini ci viene chiesto di rispondere individualmente e rapidamente al cambiamento: ma le Amministrazioni?

Pensate seriamente che ai parmigiani basti “mangiare” oggi per dimenticarsi del domani?

Cari amministratori, la domanda sorge spontanea: 2018whatareyoudoing?”

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