Il combattente italiano contro l’Isis a Parma con “SiAmo Afrin”: per una terra distrutta dalla guerra, la colletta internazionale (Video)

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Ha fatto tappa a Parma la campagna Internazionale  di  sensibilizzazione e raccolta  fondi  per sostenere le popolazioni della zona di Afrin in Siria, SiAmo  Afrin  (We  Are  Afrin). L’incontro presso il circolo Zerbini martedì 22 maggio.
Grazie a GUS- Gruppo Umana Solidarietà di Parma, Karim Franceschi è arrivato in città per raccontare delle tragedie dei siriani, nelle terre del Rojava a nord est della Siria. 
Il combattente italiano contro l’Isis e autore de “Il Combattente” racconta di un paese distrutto, invaso, saccheggiato, bruciato. Si stima che circa 450.000 persone siano fuggite terrorizzate, dopo che le forze turche sono entrate e hanno preso sotto controllo della città. Gli sfollati attualmente vivono all’aperto, senza beni di prima necessità, come cibo, acqua e latte in polvere per bambini. Malattie come la tubercolosi non sono solamente presenti, ma si diffondono con una certa velocità e allo stesso tempo c’è una mancanza di medicinali e di attrezzature mediche. Le ONG locali, come la Kurdish Red Crescent (KRC) e la Hêvî Foundation stanno tentando  con i pochi mezzi che hanno a disposizione di sostenere gli sfollati. A Shahba la KRC ha messo in piedi due campi di accoglienza: Berxwedan e Seredem. Tuttavia, non riescono a far fronte a tutte le necessità, soprattutto alla luce della totale inerzia delle ONG internazionali, molte delle quali presenti in Siria. In migliaia ancora vivono all’aperto, sotto rifugi di fortuna costruiti con la plastica.
L’invasione di Afrin non solo ha portato a una massiccia crisi umanitaria, ma ha anche messo in pericolo la democrazia pacifica, multiculturale e radicale basata sulla parità fra uomini e donne e la sostenibilità ecologica in Rojava. Davanti al continuo silenzio della comunità internazionale che non ha condannato l’invasione di Afrin, davanti al fallimento delle organizzazioni umanitarie internazionali che non si sono mobilitate per fornire aiuti umanitari ai civili sfollati, tutti i gruppi, gli attivisti e associazioni di solidarietà hanno lanciato una chiamata globale e un invito a partecipare alla campagna “SiAmo Afrin” (We Are Afrin).
La campagna vede la partecipazione di due importanti Ong: una italiana, il GUS (Gruppo Umana Solidarietà) e una in Rojava chiamata Hêvî Foundation. La campagna è partita da Roma il 25 aprile in coincidenza con il 73 ° Anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, e punta a diffondersi a livello globale; si concluderà poi con una delegazione internazionale che punta ad arrivare in Rojava il 2 giugno per consegnare i fondi raccolti.
Gli obiettivi della campagna sono:
  • Raccogliere fondi per gli sfollati di Afrin
  • Condannare il silenzio globale e inattività del governo
  • Condannare la mancanza di aiuti internazionali ad Afrin
  • Inviare una delegazione internazionale di solidarietà a Rojava
  • Evidenziare l’ipocrisia mediatica silente su quanto successo ad Afrin
  • Sostenere le forze rivoluzionarie e democratiche del Rojava

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