Valido il permesso di costruire del mega centro commerciale di Baganzola? Nuova domanda di Legambiente al Comune sul rischio aeroportuale

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Testata Nord Aeroporto Giuseppe Verdi con zone di tutela A (in viola); B (in blu); C (in verde). La zona di tutela B si sovrappone in parte con il sub-ambito di trasformazione 26 S2 (in giallo), ovvero l’area ex Salvarani dove è in corso la realizzazione del centro commerciale previsto dal PUA approvato con Del. CC 114-2010.

II permesso di costruire il mega centro commerciale di Baganzola è da considerarsi tecnicamente nullo e ne va fermata la costruzione?

È la nuova domanda che Legambiente pone al Comune di Parma in relazione al rischio aeroportuale e alla convivenza tra aeroporto e mega centro commerciale: infatti l’area del mall vicino alle Fiere interseca la zona di tutela dell’aeroporto e, in questi casi, è la sicurezza della navigazione aerea, e della popolazione, ad avere prevalenza sull’interesse del privato.

Visto il silenzio tombale dell’Amministrazione Comunale di Parma, che perdura da oltre un mese, sul mancato adeguamento del piano di rischio aeroportuale ( nella pianificazione comunale manca la nuova zona D che allarga i confini dei vincoli a non costruire, al margine della pista di decollo e atterraggio)  e sul mancato rispetto delle norme di sicurezza aeroportuali nel rilascio dell’autorizzazione a costruire del Mega Centro commerciale di Baganzola, Legambiente Parma ha compiuto due ulteriori passi.

Da un lato, con il coinvolgimento della Direzione Nazionale di Legambiente, è stata inviata ufficialmente all’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, la documentazione raccolta chiedendo una loro valutazione degli atti.

In ambito locale Legambiente ha consultato alcuni professionisti, legali e urbanisti, per approfondire la questione. E i dubbi anziché dipanarsi aumentano, stante appunto il silenzio del Comune.

 

Se come pare, e come ad oggi non è mai stato smentito, il permesso di costruire rilasciato per il mega centro commerciale nell’area Ex Salvarani è in contrasto con le norme di sicurezza ENAC (che prevedono che nelle zone di tutela degli aeroporti siano da evitare interventi puntuali ad elevato assembramento quali i centri commerciali) ci domandiamo se tale atto non sia da considerarsi illegittimo e quindi nullo. Se così fosse,  ogni giorno che passa potrebbe esporre il Comune, e quindi la collettività, a una crescente richiesta di risarcimento danni, posto che il cantiere del mall Parma Urban District è già stato avviato e i lavori sono in corso.

Attendiamo quindi che il Comune risponda dimostrando con gli atti che il permesso di costruire è legittimo e che l’aeroporto, sia nel suo assetto attuale che in quello futuro previsto dal progetto di allungamento della pista, può convivere con la presenza di un centro commerciale che punta ad avere più di 6 milioni di clienti all’anno, ovvero 20.000 persone al giorno. Diversamente è bene che il Comune, nell’interesse di tutti, prenda provvedimenti di autotutela con la massima celerità.

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