Tribunale di Parma reintegra il delegato licenziato dalla Turbocoating. CGIL: “Sentenza esemplare, conferma nostra posizione su art. 18”

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“La sentenza che il Giudice del Tribunale di Parma ha emesso il 22 maggio 2018 non fa altro che confermare quello che la FIOM CGIL di Parma ha sostenuto da sempre: il licenziamento che la Turbocoating Spa aveva deciso più di un anno fa nei confronti del delegato sindacale, delegato alla Sicurezza e membro del Direttivo FIOM Parma, Ennio Pacitti, era basato sulla volontà di liberarsi di un lavoratore che non faceva altro che svolgere le proprie prerogative da RLS (Rappresentante dei Lavoratori alla Sicurezza), non essendo questo zelo gradito all’organizzazione aziendale”.

La sentenza del Tribunale di Parma – spiega il gruppo sindacale Cgil – conferma che i delegati sindacali e responsabili alla Sicurezza sono tutelati dall’ex art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, seppur depotenziato dai governi Monti e Renzi, e rende evidente quanto sia indispensabile per riuscire a condannare un licenziamento ingiusto.

“La notte del 29 marzo 2017 il delegato era stato oggetto di aggressione da parte di un collega. Aveva riportato la frattura della mascella, senza avere minimamente tentato di difendersi. La ricostruzione dei fatti operata dall’azienda, e rigettata oggi dal Giudice, individuava ci fosse solo colpa del delegato, senza mettere minimamente in dubbio la versione dell’aggressore, rimasto impunito.

La FIOM CGIL di Parma ha sostenuto il suo delegato, con uno sforzo economico non indifferente, mettendo a disposizione un pool di legali eccellenti: il Prof. Focareta Franco (della consulta giuridica FIOM Nazionale), e gli avvocati Stanislao Rinaldi e Patrizia Mammone, rispettivamente del Foro di Bologna e di Parma.

In un momento in cui, a livello nazionale, si vive il dramma basato sulle precarie condizioni di sicurezza nelle quali i lavoratori vivono il posto di lavoro, le Aziende dovrebbero vedere nei dipendenti delegati alla Sicurezza un insostituibile alleato in questa battaglia, e non ascoltare le voci del management che consigliano il disfarsi degli stessi in modo sbrigativo e ingiusto.

L’augurio che la FIOM fa al lavoratore e delegato Ennio Pacitti, in attesa del suo rientro (e in attesa del responso della causa aperta dalla FIOM, dove si chiede di condannare la Turbocoating per attività antisindacale), è che vengano ripristinate in azienda le prassi di rispetto e mutuo riconoscimento dei ruoli che competono ad ognuno.

Per il bene di tutti i lavoratori”.

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