Salso: minacce e botte ai genitori adottivi, condannati due fratelli. Avevano rubato in casa 30mila euro per la droga

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Condannati al carcere per maltrattamenti in famiglia. Questa volta a essere le vittime i genitori, due salsesi, che avevano deciso di adottare entrambi i fratelli di origine senegalese nella speranza, senza dividerli, di dare una nuova speranza a due giovanissimi che dalla vita hanno ricevuto solo sfortuna.

Su richiesta del Pm Papotti, i due giovani, ora di 21 e 19 anni, sono stati condannati a, rispettivamente, 1 anni e 8 mesi e 1 anno e 6 mesi di reclusione per i reati di maltrattamento in famiglia e lesioni.

Tutto iniziò nel 2016 quando in casa cominciarono a sparire oggetti preziosi e denaro per un valore totale che arriverà a 30mila euro in tutto. I genitori cominciano a tenere sotto osservazione i ragazzi, e capiscono presto che quei soldi rubati servivano per comprare la droga. I genitori così decidono di affrontare la situazione parlando con i figli ma questi, inaspettatamente, rispondono con offese e minacce, anche di morte. Da quell’attimo si spezza l’armonia in quella casa, frequenti sono gli scatti di ira e i furti si estendono anche agli alcolici. In una occasione il maggiore dei figli, durante una lite con la madre, arriva a colpirla alla testa provocandole un trauma cranico. La situazione in pochi mesi diventa insostenibile, fino a costringere i genitori a dormire in macchina o a casa di parenti e amici. Poi arriva la decisione di dire basta e scatta la denuncia, le indagini e l’ordinanza di allontanamento dalla casa famigliare per i due giovani, fino alla condanna al carcere avvenuta ieri presso il Tribunale di Parma.

 

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