Migranti vigili davanti alle scuole- Rainieri (Lega): “Contro la norma regionale”

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“Far fare i nonni vigili ai richiedenti asilo è contro la normativa regionale per l’utilizzo dei volontari in aggiunta alla polizia locale. Sono curioso di vedere se anche in questa vicenda il Presidente della Regione Bonaccini e il suo partito, il PD, continueranno a chiudere entrambe gli occhi per non disturbare quanto sta facendo a Parma l’amministrazione del suo alleato Pizzarotti”.

E’ quanto ha affermato il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega, Fabio Rainieri, tornando sull’iniziativa del Comune di Parma di utilizzare alcuni migranti richiedenti protezione internazionale ospitati in centri di accoglienza della città per garantire la sicurezza degli alunni in entrata e in uscita dalle scuole, l’attività svolta abitualmente, appunto dai cosiddetti nonni vigile dell’AUSER.

“Sull’iniziativa annunciata dal Comune di Parma ho presentato un’interrogazione alla Giunta regionale rilevando in primo luogo come sia praticamente impossibile, che, trattandosi di persone di cui non si conosce nemmeno la vera identità almeno fino a quando verrà accertato il loro diritto a permanere o meno sul territorio nazionale, sia rispettato il requisito dell’onorabilità che devono avere le persone che svolgono servizi di volontariato aggiuntivi rispetto all’attività della polizia municipale – ha proseguito il Consigliere regionale leghista – Sulla necessità di questo requisito sono chiarissime sia la legge regionale sulla polizia locale (L.R. 24/2003), sia la direttiva specifica della Regione Emilia-Romagna che regola l’utilizzo del volontariato aggiuntivo alla polizia locale (D.G.R. 279/2005). Probabile comunque che per attestare l’onorabilità dei richiedenti asilo volontari il Comune di Parma abbia ritenuto sufficienti le loro autocertificazioni. Ma mi chiedo come si fa a ritenere assolutamente veritiere dichiarazioni la cui veridicità è ancora al vaglio di altre autorità. Qui c’è in ballo l’incolumità di affidare l’incolumità di tanti bambini e non si può rischiare di affidarla a persone che sono comunque arrivate in Italia da clandestini e che forse nei loro paesi di origine si sono macchiati di delitti. Inoltre c’è anche l’altro requisito dell’assicurazione obbligatoria per chi svolge quell’attività. Su questo punto ho chiesto se il requisito è rispettato nelle forme e misure minime per l’assicurazione fissate dalla suddetta normativa regionale e chi la paga. Non credo comunque vi siano molti dubbi che con questa iniziativa con la quale il Sindaco Pizzarotti vuole superare a sinistra la sinistra buonista, la normativa regionale, prodotta da quella stessa sinistra, sia stata aggirata”.

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