Morbillo, ricoverato anche un 29enne: i casi accertati sono due, altri nove sospetti

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Sale a undici il numero di persone segnalate per sospetto caso di infezione da morbillo, ai sette casi di già noti se ne sono aggiunti sabato altri due, per i quali sono in corso accertamenti: si tratta di due uomini di età compresa tra i 40 ed i 50 anni.

Si è invece reso necessario il ricovero per un 29enne, del quale si stanno occupando i sanitari del Maggore. Il giovane, va a far compagnia a  un 59enne, già ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale di Parma sotto stretta osservazione medica: le sue condizioni sono stabili e sta rispondendo bene alle cure.

Il sospetto focolaio sarebbe  stato originato da un uomo rientrato a Parma dalla Sicilia il 21 aprile scorso.

IL MORBILLO: CHE COSA E’ E COME SI CURA

 Il morbillo è una malattia infettiva causata da un virus del genere morbillivirus (famiglia dei Paramixovidae). È una malattia molto contagiosa che colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni. Si trasmette solo nell’uomo. Una volta contratto, il morbillo dà un’immunizzazione teoricamente definitiva, quindi non ci si ammalerà più per l’intera durata della vita. Anche l’immunità indotta dal vaccino, obbligatorio nei bambini ai fini della frequenza scolastica, è di durata molto lunga.

Il morbillo non ha sintomi gravi, provoca principalmente un’eruzione cutanea, simile a quelle della rosolia o della scarlattina. Dura tra i 10 e i 20 giorni. I primi sintomi sono simili a quelli di un raffreddore (tosse secca, naso che cola, congiuntivite) con una febbre che diventa sempre più alta. Successivamente appaiono dei puntini bianchi all’interno della bocca. Le complicazioni sono relativamente rare, e sono dovute principalmente a superinfezioni batteriche. Il morbillo è una delle malattie più trasmissibili. Il contagio avviene tramite le secrezioni nasali e faringee, probabilmente per via aerea tramite le goccioline respiratorie che si diffondono nell’aria quando il malato tossisce o starnutisce. Non esiste una cura specifica. Si possono trattare i sintomi (terapia sintomatica) ma non la causa: paracetamolo per abbassare la febbre, sciroppi per calmare la tosse, gocce per gli occhi.

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