Venti minuti di Parma non bastano: ducali sconfitti a Vercelli

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Dai la colpa al caldo, alla stanchezza, agli infortuni, al campo sintetico. Dai la colpa alla maledizione di una rincorsa che diventa agonia, dai la colpa al Parma che gioca da Parma solo gli ultimi 20 minuti, permettendo alla Pro Vercelli, fanalino di coda, prima di fermarlo, poi di trovare la rete, poi sciupando l’impossibile, addirittura, due palle a porta vuota nel recupero. 

Diciamoci la verità: è stata una partita davvero brutta, forse la più brutta della stagione e quella giocata peggio dai ducali. La Pro Vercelli ha fatto il suo, tre tiri in porta tre, gol compreso, un po di pressing, poi si è votata al santo protettore che ha messo le pezze quando i ducali si sono ricordati che non si giocava per la coppa di quartiere ma per la serie A.

PARTITA – D’Aversa tra infortuni e partite ravvicinate è costretto a cambiare: dentro Mazzocchi esterno destro di difesa accanto a Sierralta per Lucarelli, Gazzola avanzato a centrocampo, in attacco, ed è la vera sorpresa, Baraye con Siligardi e Calaiò.

Nella Pro si rivede l’ex gloria ducale, Reginaldo.

I ducali, prima del minuto di silenzio osservato per la morte in settimana di Silvio Lamberti, storico portiere della Pro Vercelli scomparso in settimana, scendono in campo con una sovra-maglia che da sola dice tutto: Ale Gianni mai mollare.

Maglia, ovviamente, dedicata a Gianni Munari: lui, come capitan Lucarelli è uscito infortunato dalla gara di sabato scorso contro il Carpi. Operati entrambi martedì, per Lucarelli rottura del menisco e un mese di stop: al Piola è a bordo campo coi compagni, per Munari, distorsione al legamento del ginocchio, previsti circa sei mesi lontano dai campi.

Parte forte la squadra di casa, al secondocross di Vives e colpo di testa di Reginaldo, centrale, Frattali para a terra.

La Pro vuole fare da spauracchio, spinge con Mammarella e Bifulco, chiede due rigori per falli di mano (presunti) di Sierralta e Gagiliolo, il Parma fatica a prendere le misure.

Al quindicesimo ennesima tegola muscolare in casa Parma: si fa male Mazzocchi, che si tiene l’inguine per un problema, dentro Dezi con Gazzola che torna a fare il terzino.

Il campo sintetico pare continuare a essere sgradito ai ducali che al 18esimo rischiano anche di andare sotto: gol di Gatto ma è offside, parziale fermo sullo zero a zero, ma la sveglia suona in casa ducale. 

Al ventesimo ci prova Calaiò, imbeccato da Dezi: Pigliacelli gli dice no. Ripartenza, e padroni di casa pericolosi, difesa sparigliata ma Gatto è in ritardo e non ci arriva.

Un minuto dopo ancora Parma, Gozzi rinvia male, ci arriva Siligardi ma da buona posizione calcia alto. Il Parma fatica a prendere metri, al 33esimo ancora Vives ci prova da 30 metri: Frattali c’è.

Col passare dei minuti i ducali prendono centimetri, e la squadra di casa pare aver terminato le energie: la gara si blocca in mezzo al campo, e i due minuti di recupero non bastano a schiodare il risultato, anche se il Parma inizia a pendere confidenza con l’area avversaria.

RIPRESA – La squadra di casa riparte forte, e al quinto trova il vantaggio: azione insistita, cross di Bifulco Gatto mette in mezzo per Catiglia che sfugge a Dezi e Sierralta e insacca.

Il Parma cerca di svegliarsi ma è in netta difficoltà e Reginaldo con un colpo di bilardo tira a fil di traversa: ci arriva Frattali con la punta delle dita.

D’Aversa prova a cambiare: dentro Ciciretti per uno stremato Siligardi. Cambia anche Grassadonia, che inserisce Rovini,subito pericoloso: Frattali dice no in due tempi.

Entra anche Ceravolo, e la prima pallo è uno scambio con Ciciretti: scavetto e traversa della belva. Al 74esimo scambio inverso: Ceravolo per Ciciretti, pallonetto sull’esterno della rete.

La squadra di casa è viva, ma anche il Parma pare più convinto: al 76esima rovesciata di Calaiò per Dezi che sbaglia il controllo e si mangia la più ghiotta delle occasioni da rete.

A undici dalla fine ci prova Calaiò, imbeccato da Ceravolo: il numero nove ducale la schiaccia ma colpisce solo l’esterno della rete.

All’ottantunesimo gran numero di Ciciretti: Pigliacelli gli dice di no deviando all’incrocio dei pali strozzando in gola il grido ai tifosi del Parma, che ora meriterebbe il pareggio.

I minuti di recupero sono sei, ma prima Gagliolo, al 94esimo, poi Iacoponi, imbeccato da Calaiò su un’idea eccellente di Barillà, a porta vuota, non trovano il pari.

Chiamiamola la maledizione di Vercelli: la Pro batte con merito i ducali, che giocano solo venti minuti, solo dopo gli ingressi di Ciciretti e Ceravolo, e non gli bastano.

L’unica,magra, consolazione, sono le sconfitte di Palermo e Frosinone: in classifica non cambia nulla, se non che il Parma avrebbe potuto allungare e non lo ha fatto.

TABELLINO – 

PRO VERCELLI – PARMA 1-0

MARCATORI: 50′ Castiglia (PV).

PRO VERCELLI: Pigliacelli; Ghiglione, Gozzi, Bergamelli, Mammarella; Germano, Vives, Castiglia; Bifulco (dal 71′ Alcibiade), Reginaldo (dal 83′ Raicevic), Gatto (dal 62′ Rovini). A disp: Marcone, Ivan, Berra, Konate, Alex, Da Silva, Pugliese, Jidayi, Paghera. All. Grassadonia

PARMA: Frattali; Mazzocchi (dal 15′ Dezi) , Iacoponi, Sierralta, Gagliolo; Gazzola, Vacca, Barillà; Siligardi (dal 62′ Ciciretti), Calaiò, Baraye (dal 68′ Ceravolo). A disp: Dini, Nardi, Anastasio, Dezi, Scavone, Di Gaudio, Frediani, Insigne. All. D’Aversa

ARBITRO: Sacchi di Macerata

AMMONITI: Castiglia, Raicevic (PV), Ciciretti (P)-

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