Verso il Giro d’Italia: Scopriamo Rigoberto Urán

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Il trentunenne colombiano Rigoberto Urán della competitiva squadra della EF Pro Cycling è tra i nomi “outsider” che più stanno circolando negli ultimi giorni sulle testate sportive on line ed anche nelle chiacchierate tra gli addetti ai lavori come uno dei possibili vincitori finale del Giro d’Italia 2018, l’evento che avrà inizio venerdì 4 maggio con tre tappe in Israele .

Nato a Urrao nel dipartimento di Antioquia in Colombia, Urán ha già festeggiato i suoi primi dieci anni da ciclista professionista se pur da non molto. Un metro e sessantatre centimetri di altezza per 63 chili di peso, il colombiano ha un palmares di tutto rispetto con una medaglia olimpica d’argento vinta a Londra 2012 nella gara in linea. Sempre d’argento è stato il suo piazzamento ai mondiali 2015 di Richmond negli Stati Uniti questa volta nella crono a squadre.

Urán è stato anche vicino in più occasioni alla vittoria in ben due edizioni consecutive del Giro d’Italia classificandosi secondo sia nell’anno 2013 che in quello successivo, il 2014 ed anche nell’ultima edizione del Tour de France si è nuovamente piazzato subito alle spalle del vincitore. Quest’anno in molti vedono in lui uno dei possibili “uomini in rosa” alla tappa finale di Roma per via delle sue spiccate caratteristiche di scalatore e questa edizione del 2018 vedrà molte importanti tappe, già dalle prime in Sicilia con protagoniste le strade dell’Etna, con importanti arrivi in salita.

Dunque è decisamente il caso di affiancare agli altri nomi che “profumano di vittoria” come quelli di Thibaut Pinot, Chris Froome,Tom Dumoulin e del suo connazionale nonché lui scalatore Miguel Angel Lopez, anche quello di Rigoberto Urán.

Dalla sua ha pure la prestigiosa e recente vittoria del 5 ottobre dello scorso anno, della novantottesima edizione della Milano – Torino, una delle più antiche classiche del ciclismo e che invece Lopez aveva vinto nella precedente edizione. E se il Giro d’Italia si trasformasse in una sorta di derby colombiano?

Buona anche la composizione della squadra EF Pro Cycling con ottimi gregari che potrebbero aiutare Urnà ad arrivare alla consacrazione definitiva dopo tanti secondi posti. Ciclisti come Alex Howes,  Sebastian Langeveld, Kim Magnusson e Daniel Martínez rappresentano il giusto mix fra esperienza e gioventù, due elementi agli antipodi ma entrambi importanti nel costruire un gioco di squadra perfetto nelle dinamiche tattiche delle varie tappe in programma.

Niente si può escludere, così come non si possono considerare già fuori dai giochi i due italiani considerati attualmente i più competitivi per questa edizione del Giro D’Italia: Fabio Aru ela possibile sorpresaDomenico Pozzovivo, Non ci resta dunque che augurare a tutti voi lettori un bel maggio in compagnia del Giro d’Italia 2018!

Un Giro tutto da seguire in televisione o sui tanti canali online che trasmetteranno l’evento. Mentre è già noto che la maggior parte dei fan della Ef Pro Cycling, il cui main sponsor è Education First, società internazionale leader nelle vacanze all’estero saranno sicuramente a bordo strada per incitare i giovani ciclisti.

 

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