“Via Cremona e lo scempio dei cachi”. Polemiche sulle potature aggressive del Comune di Parma: “Potature su consenso delle associazioni”

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“Presero piante e ne fecero pali da telegrafo.
Via Cremona e lo scempio dei cachi.
Potare a maggio.
Che grande scelta!
Il Comune di Parma e il verde pubblico”.

Tornano le lamentele da parte di cittadini per la potatura o taglio dei cachi presenti in città. Questa volta tocca a via Cremona dove gli alberi sono stati potati dagli addetti incaricati dal Comune in piena primavera, quando ormai i rami erano ricolmi di foglie, come si nota dalle foto, lasciandoli invece dei tronchi semi spogli.

“Perché mutilare alberi da frutta a maggio? – scrive un altro cittadino divulgando le foto sui social – Perché non informare con trasparenza? Perché non spiegare ai cittadini le motivazioni? Perché non dialogare con i volontari che si occupano da tempo della raccolta dei cachi? Al di là di facili giustizialismi, cosa si può fare affinché situazioni di questo genere non si ripetano più?”.

I lavori di potatura sarebbero partiti stamattina, 26 aprile. I cittadini che hanno parlato con gli addetti alla potatura hanno riferito che ci sia effettivamente un’azione fuori stagione, tempo massimo, ma che le direttive sarebbero arrivate precise dal funzionario Monica del Settore Manutenzioni e Verde Pubblico. A sollevare la polemica sono anche i volontari che si sono impegnati nella raccolta dei frutti dopo l’accordo con il Comune di Parma. L’accordo è stato preso tra l’amministrazione e le associazioni Fruttorti di Parma, Legambiente, WWF, Il Laboratorio Famiglia San Martino San Leonardo e l’Associazione Cultural-mente, Il Movimento per la Decrescita Felice, Emporio Solidale, Comunità Solidale, Gas La Spiga, MercaTiAmo e Slow Food. E così ogni anno, dal dicembre del 2016, si svolge la Festa del Raccolto.

Dall’amministrazione e dall’assessore al verde, Michele Alinovi, la rassicurazione che solo alcune piante, in particolare tre o quattro, sarebbero state potate in modo “aggressivo” mentre le altre piante sulla via sono state potate la stessa mattina nelle modalità corrette, nonostante il lavoro svolto a fine aprile non sia comunque ottimale. E’ infatti il ritardo di alcuni fondi che ha impedito all’amministrazione di investire prima nelle potature in questione. La questione tuttavia “è stata portata a conoscenza delle associazioni che si sono impegnate nella raccolta dei frutti e che hanno acconsentito a questo tipo di potatura nonostante si fosse arrivati a tardo aprile”, questo permetterà alla prossima stagione di maturazione di non avere troppi frutti sui rami bassi, con conseguente caduta e sporco sul marciapiede e auto parcheggiate.

 

 

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