Cerimonia 25 aprile, Lega non c’è. Scontro Cavandoli- Pizzarotti: “Storia va riletta senza pregiudizi”, “Lega da che parte sta?”

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“L’antifascimo vive nel cuore degli uomini, ed è sconfiggendo l’indifferenza che lo manterremo vivo. – scrive il sindaco di Parma, che poi osserva – Peccato per quei parlamentari eletti nel nostro territorio che non lo hanno ancora capito, e non hanno partecipato al corteo. Buon 25 aprile a tutti”.

Anche la storia andrebbe riletta senza pregiudizi, dopo 8 settembre 1943 in Italia c’è stata una guerra civile che ha visto alcuni schierati da una parte e altri dall’altra parte, entrambi erano mossi da convinzioni valide e giuste”.

Su Facebook la neodeputata di Lega, Laura Cavandoli, replica dopo che, durante il discorso in piazza Garibaldi, il sindaco Federico Pizzarotti aveva evidenziato l’assenza dei parlamentari Lega alla manifestazione del 25 aprile.

“Il mio 25 aprile è iniziato con la messa in Santa Croce, per me le vittime di una guerra devono essere onorate e rispettate. Non mi piace pensare al 25 aprile come una festa ideologica, politica o da strumentalizzare. La guerra, invece, è sempre brutta e ingiusta e lascia morte, violenza, dolore e distruzione”.

“Infatti ho scritto che non era al corteo, – replica Pizzarotti – che è la parte istituzionale. Non ho fatto polemica, ma una constatazione. Parma medaglia d’oro alla resistenza oggi non aveva nessun parlamentare eletto sul suo territorio al corteo. Il resto sono scuse per giustificarsi“.

Ma il sindaco di Pizzarotti rincara, chiedendo a Lega di esporsi, da che parte stanno? “”Resistenza etnica” non è solo un oltraggio scritto da un manipolo di fascisti contro il 25 aprile e la Resistenza, – scrive Federico Pizzarotti su Facebook ricordando gli striscioni di Forza Nuova apparsi in tre punti della città– ma è un concetto così barbaro e retrogrado da prescindere ogni pensiero politico democratico e liberale. È un concetto così selvaggio da non sembrare neppure umano. I parlamentari leghisti che oggi hanno volutamente boicottato, forse per la prima volta nella storia di Parma, il corteo del 25 aprile la pensano allo stesso modo? Anche loro pensano che sia necessaria una “Resistenza etnica”? Lo dicano chiaro. Io so da che parte sto, senza se e senza ma, e l’ho ribadito oggi in piazza senza nascondermi. C’è chi le soluzioni ai problemi le risolve all’interno delle istituzioni, e c’è chi invece le vuole risolvere con battaglie etniche di stampo fascista e nazista. I leghisti con chi stanno?”

2 Commenti

  1. Margherita Becchetti – Potere al popolo
    Ancora una volta la nostra non più candidata ma deputata Laura Cavandoli confonde i piani della storia e del suo uso politico e ancora una volta ci dà modo di deprimerci (visto che oggi è donna delle nostre istituzioni) per la qualità scadente della sua preparazione culturale e intellettuale. Perché affermare che 75 anni fa si siano confrontate idee “valide e giuste” significa aver passato davvero poco tempo sui libri di scuola. Significa, cara onorevole, non aver compreso nulla della Repubblica di Salò e dei suoi rapporti con il Terzo Reich, significa ignorare tutti coloro che, in camicia nera, hanno collaborato alla deportazione di migliaia di italiani perché di confessione ebraica; significa non aver compreso la differenza netta tra le due parti in lotta, il diverso orizzonte ideale cui tendevano, la forza morale di chi, pur nella tragedia di una guerra mondiale, ha trovato il coraggio di liberare anzitutto se stesso dall’inquinamento delle menti e dei valori perpetrato da vent’anni di fascismo, di negare finalmente la rete di menzogne e seduzioni che sorreggeva il regime. Significa, cara Cavandoli, continuare una polemica sterile, ampiamente superata da ogni approccio storiografico; significa parlare del passato – peraltro del passato fondativo della democrazia italiana – solo per distorcerlo alle esigenze infime della politica presente. Per favore, onorevole Cavandoli, si occupi di asili e di famiglie come ci ha promesso in campagna elettorale e la smetta di dare giudizi su un passato che poco conosce.

  2. Cosa ne pensano la Sig.ra Becchetti, il ns. sindaco, il PD e i vari pacifisti ‘antifascisti’ di quanto accaduto
    a Macerata ed a Pavia. A Macerata, per insegnare antifascismo e pacifismo, hanno insegnato ai bambini
    a rompere la testa ad un fantoccio, appeso per i piedi, raffigurante Mussolini, per vincere le caramelle
    contenute all’interno. A Pavia sono apparsi manifesti dei soliti antifascisti, che ritraggono appesi a testa
    in giu’, Salvini, Trump, Netanyahu, Erdogan, con la scritta ”Che i fascisti oscillino ancora”, sono questi gli
    insegnamenti di civilta’ e democrazia. Ognuno di quelli che ho nimonato all’inizio, parla solo e sempre con i soliti stereotipi e frasi fatte. Guardate che per essere antifascisti non e’ obbligatorio essere comunisti e ricordate che la liberazione in italia e’ avvenuta grazie agli alleati che hanno avuto 60.000
    morti e che sono passati 73 anni e ancora non vi siete capacitati che il 25 aprile e’ la festa della liberazione dell’Italia, della fine della guerra e non la festa dei comunisti.

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