Prosciutto di Parma Dop con maiale danese, commissariati istituti di controllo. Consorzio: “Si faccia chiarezza punendo severamente. Ma nessun pericoloso per sicurezza alimentare”

0

Commissariati per sei mesi l’. Lo ha deciso il Ministero delle Politiche Agricole dopo che la Procura di Torino ha scoperto una maxi-frode che ha portato al sequestro di migliaia di cosce di maiale di razza Duroc danese, destinati a diventare prestigiosi Prosciutto San Daniele Dop e Prosciutto di Parma Dop.

A rassicurare sulle indagini il Consorzio del Prosciutto di Parma, che commenta con questa nota:

In riferimento all’indagine, tuttora in corso, che vede indagati allevamenti e centri di genetica con l’ipotesi di frode in commercio aggravata per l’utilizzo di tipi genetici non ammessi dal Disciplinare dei principali prosciutti Dop italiani, i produttori di Prosciutto di Parma si dichiarano parte lesa e auspicano che si faccia presto chiarezza punendo severamente i colpevoli.

Tale vicenda non riguarda in alcun modo aspetti di sicurezza alimentare.

Il Consorzio precisa inoltre che nessuna coscia dei maiali provenienti dagli allevamenti coinvolti è diventata né diventerà Prosciutto di Parma ed eventuali cosce in stagionatura sono state facilmente indentificate e, se del caso, distolte dal circuito.

Il provvedimento adottato da ICQRF consiste sostanzialmente in un controllo rinforzato sugli Istituti IPQ e IFCQ nell’ambito di una procedura ministeriale mirata all’implementazione e al rafforzamento del sistema dei controlli in particolare nella fase di allevamento. L’obiettivo finale è quello di dotare gli Istituti di controllo di strumenti moderni per rendere più efficace la prevenzione delle frodi. In tal senso il Consorzio accoglie favorevolmente ogni tipo di misura atta a garantire il pieno rispetto del Disciplinare a tutela dei produttori e dei consumatori.

Stefano Fanti, direttore del Consorzio del Prosciutto di Parma

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here