Partecipata manifestazione quella di ieri a Borgotaro. Sin dalla mattina del 21 aprile, dietro l’organizzazione del comitato di cittadini L’Aria del Borgo, le persone si sono riunite in un lunghissimo corteo che ha attraversato il paese. I manifestanti sono stati più 700, uniti in una camminata per chiedere risposte.
L’evento, che non ha voluto concentrarsi solo sul caso Laminam, e sulle sue emissioni odorose che stanno causando problemi di salute ad alcuni residenti, ha visto diversi interventi su salute, qualità dell’aria, ambiente, diritti dei cittadini.
“Sono orgoglioso di noi – spiega il responsabile dell’associazione Marco Cacchioli –
Credo che un evento di questa portata sia un fatto eccezionale per la nostra comunità.
Quel centinaio di iscritti sono diventati oltre un migliaio, le lamentele di pochi sono diventate lamentele di tanti, la mobilitazione è cresciuta giorno dopo giorno, assemblea dopo assemblea, e con essa la consapevolezza di quello che stava accadendo. Ma quello che è cresciuto più di tutti in noi, e che personalmente ritengo gratificante e fondamentale per il futuro, è il senso civico, l’attenzione per i beni comuni e l’interesse per le questioni che riguardano la collettività. Ci siamo riscoperti tutti più attenti e interessati alla gestione del nostro territorio e delle sue vere ricchezze. È stato un percorso di crescita lungo e faticoso, come lungo e faticoso si sta rivelando il percorso di risoluzione del problema. Ma mentre quest’ultimo è ancora irrisolto, il nostro percorso di crescita è arrivato a compimento, e questa piazza oggi ne è la dimostrazione lampante … Perché il problema che stiamo vivendo è frutto anche del fatto che per troppo tempo abbiamo dato deleghe in bianco a chi si candidava ad amministrare il nostro territorio, e così facendo abbiamo permesso che si prendessero decisioni senza il coinvolgimento e l’informazione necessaria. … Una gestione miope e campanilista del nostro territorio, incentrata sul motto “si è sempre fatto così”, incentrata sulla ricerca della soluzione più facile e redditizia, soprattutto per la politica. Un problema che abbiamo affrontato dal basso delle nostre competenze e risorse, con l’amore di chi in questa terra ci è nato, ci è vissuto e ci vuole crescere i propri figli, con la passione di chi in questa valle sta coltivando il sogno di lavorarci, di fare economia sostenibile, con l’attaccamento di chi ha messo tutto quello che aveva in questo posto”.
“E’ scesa in campo la Regione Emilia Romagna – continua Cacchioli – che ha messo a budget 400.000 euro per indagare un problema che qualcuno riteneva fosse dovuto a memoria olfattiva. Regione che si è attivata per organizzare un tavolo tecnico; Regione che ha chiesto ed ottenuto dall’azienda di fare quello che le Istituzioni stesse avrebbero dovuto chiedere prima dell’insediamento dell’attività, ovvero la Valutazione d’Impatto Ambientale.
… Perché se in 6 mesi di Conferenza dei Servizi gli enti non sono riusciti a trovare la risposta al problema, è pensabile che tale risposta arrivi da una VIA? Noi riteniamo che sia indispensabile anche un monitoraggio in continuo che rilevi e quantifichi tutte le sostanze emesse: lo abbiamo chiesto più volte e continueremo a chiederlo fintanto che non ci verrà accordato. Perché solo sapendo cosa effettivamente esce dai camini potremo valutare se ci sono correlazioni con le oltre 600 segnalazioni di malesseri registrare in quest’ultimo anno”.
“Il Cammino che abbiamo fatto oggi insieme lungo le strade del Nostro Borgo, – ha invece dichiarato il dottor Mauro Bernardi, medico generale di Borgotaro – ha un chiaro signifcato: la speranza di poter conciliare il diritto al lavoro e il diritto Prioritario alla salute. Solo un improvvida gestione del problema e’ riuscita a porre in contrasto due diritti iscritti nel dettato costituzionale.”
Publiée par Giovanna Balsotti sur samedi 21 avril 2018
