Ha adocchiato una Porsche Macan in vendita su un noto sito di cessioni online, un 30 enne bussetano interessato all’auto di lusso. Così, ha contattato i venditori e ottenuto di provare l’auto di proprietà di una 25enne di Prato, decidendo poi di acquistarla.
Ma, stabilito il prezzo e fissato l’appuntamento per il passaggio, il 30enne ha trasmesso copia di un assegno circolare del valore di 30mila euro, via WhattsApp ai venditori, due uomini, un 24enne ed un 32enne di Castellamare di Stabia.
L’essegno, stampato e contraffatto, è stato incassato, i soldi, trasferiti immediatamente su un conto in Inghilterra. I venditori? Dileguati nel nulla. Così dalla denuncia presentata dal 30enne, sono partite le indagini dei carabinieri, che hanno scoperto numerose truffe simili già avvenute in Toscana, con auto poi fatte “sparire” tramite cessioni a concessionarie che poi provvedevano alla regolare rivendita.
Per i tre, i due uomini, già pregiudicati per truffe, il 32enne anche per truffe internazionali, e la donna, risultata essere solo una prestanome pagata 1500 euro per il “servizio”, è scattata la denuncia per truffa aggravata.
