Condannato marito padrone: filo elettrico intorno al frigo e merendine razionate

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Era tutto suo, le merendine, su cui scriveva i nomi dei figli. Il frigo, sigillato con schotch e filo elettrico. L’acqua calda: accendeva lo scaldabagno solo per docce programmate, dalle quali la moglie era sempre esclusa.

Lui, un 50enne, origini milanesi, e la sua lucida follia.

Lei, la moglie, in mezzo i figli, una casa nella bassa diventata una prigione e la scelta della donna di aderire a una religione non gradita al marito.

Cosi le “punizioni”, dal frigo sigillato alle merendine razionate, sono diventate una sfilza di denunce.

Fino al divieto di avvicinamento, violato per insultare la donna sotto casa, davanti al lavoro o la scuola dei figli, o agli incontri occasionali sempre occasione di insulti.

Lunedi, la condanna: un anno e sei mesi per maltrattamenti, e per gli alimenti non versati.

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