Interventi di RFI contro degrado a Colorno. Scillitani: “Lavori già terminati? Delusi, si chiuda la stazione alla sera e si metta in sicurezza”

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Rete Ferroviaria Italiana risponde alle sollecitazioni per gli interventi di contrasto al degrado della stazione di Colorno. A sollevare la questione era stato l’ex coordinatore di Fratelli d’Italia Colorno, oggi coordinatore cittadino del gruppo civico Amo Colorno Nicola Scillitani.

“Dopo un mio articolo sulla stampa locale, – scrive Scillitani – in cui minacciavo un esposto in procura se non fossero iniziati i lavori di ripristino dell’area “fermata – stazione” di Colorno, e aver constatato nelle scorse settimane che qualche lavoro all’interno dell’area era iniziato (sistemata la porta a vetri della sala d’aspetto; rimosso un pluviale danneggiato; ripuliti i rifiuti presenti nel capanno degli attrezzi ed eliminato il graffito sulla facciata della stazione), ho davvero sperato invano, che l’impegno da parte di Rfi ci sarebbe stato fino in fondo anche nei giorni seguenti”.

I lavori, si sono fermati quasi subito ed ho quindi deciso visto anche il maggior utilizzo della stazione, a causa del ponte sul PO, chiuso da ormai troppo tempo, di contattare telefonicamente, nei giorni scorsi, direttamente la direzione, che ha chiesto del tempo per verificare la situazione”.

Dopo 5 mesi la risposta delle Ferrovie Italiane arriva anche via mail ma “la risposta di Rfi non ha in nessun modo soddisfatto il gruppo AMO COLORNO, – scrive Scillitani – e nemmeno i tantissimi cittadini che continuano ad aspettare con ansia una risoluzione definitiva del problema. Rfi mi informa di comprendere “il mio disagio” e decide così di fornirmi alcune spiegazioni”.

“Innanzitutto è opportuno precisare che la pulizia ed il decoro delle stazioni vengono considerati prioritari per Rete Ferroviaria Italiana. – scrive la società – Siamo a conoscenza della situazione dell’ex scalo merci di Colorno, il cui intervento di pulizia sulla base di una programmazione in ordine di priorità  che deve necessariamente tenere conto dei finanziamenti disponibili. Inoltre va evidenziato  che, purtroppo, la presenza di persone che bivaccano nei paraggi delle stazioni, difficilmente allontanabili,  vanifica gli interventi di pulizia effettuati“.

“A tutte queste dichiarazioni – conclude Scillitani – non posso sentirmi che profondamente in disaccordo e deluso, come Coordinatore cittadino del gruppo Amo Colorno, ma anche come Colornese.

In merito ai finanziamenti, vorrei che qualcuno spiegasse a tutti gli utenti del loro servizio, perchè si continuano a pagare biglietti sempre più cari per servizi sempre meno efficienti e indecorosi. Stazioni in degrado; treni in costante ritardo, spesso guasti nelle tratte più piccole e spesso cancellati; servizi primari come i bagni chiusi e spesso privi di pulizia, e quindi ai limiti della decenza.

Per quanto riguarda le “persone che bivaccano, difficilmente allontabili”, non posso che rimanere senza parole. Non possiamo e non dobbiamo permettere che alcune zone del territorio Italiano finiscano in mano ad alcuni disadattati e che diventino zone franche, senza muovere un dito. Mai dovrà esistere la resa dello stato e delle istituzioni. Una dichiarazione del genere non la tollererò mai.

E’ così difficile bloccare gli accessi dell’ex magazzino merci, e del capanno degli attrezzi?… E’ così difficile sistemare la palizzata che costeggia la sala d’aspetto della stazione al fine di evitare che qualcuno possa cadere di sotto?… E’ così complicato al mattino prima dell’arrivo dei treni, e alla sera dopo il passaggio dell’ultimo treno, mandare qualcuno ad occuparsi di aprire e chiudere la stazione?…

Basterebbe che me lo chiedessero e ne avrei cento di persone disposte a farlo gratuitamente. Siamo in Italia e siamo a Colorno, un paese di rara bellezza, arte e cultura.

Spero che qualcuno di Rfi mi dia delle spiegazioni ulteriori, e che stavolta siano migliori di quelle che mi sono state inviate oggi per email”.

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