“Cibo parallelo” – Lavoratori in nero, prodotti congelati venduti per freschi, etichette irregolari e altre violazioni: multe e denunce

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I Carabinieri di Parma hanno svolto nei giorni scorsi mirati controlli nel settore della ristorazione etnica: tutti i Reparti della componente specialistica dell’Arma (Gruppo Carabinieri Forestali, Reparto Tutela Agroalimentare, N.A.S. e N.I.L.) oltre ai militari del Comando Provinciale sono stati interessati all’attività.

Complessivamente sono stati ispezionati 25 operatori di settore: sebbene il monitoraggio non abbia evidenziato situazioni di particolare criticità, sono state riscontrate violazioni di carattere penale ed amministrativo. In dettaglio:

  • dieci titolari di attività di ristorazione sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Parma per il reato di tentata frode nell’esercizio del commercio, poiché detenevano prodotti ittici e di gastronomia che, seppure congelati, risultavano destinati alla somministrazione con indicazione di vendita allo stato di “fresco”;
  • dodici violazioni amministrative sono state contestate per: irregolarità nell’etichettatura per carenza di rintracciabilità dei prodotti commercializzati; il mancato rispetto delle procedure di autocontrollo (HACCP); la mancanza di attestati di formazione di personale alimentarista e violazione della normativa sul fumo. Ammonta a 15 mila euro il valore delle contestazioni mosse dai militari dell’Arma;
  • sono state infine riscontrate irregolarità di carattere previdenziale in due locali (un lavoratore in nero ed inosservanza della normativa in materia di orario di lavoro).

L’attività di controllo proseguirà nei prossimi giorni.

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