Reddito Garantito Comunale- Bocchi (FdI): “Rischio problemi e conflittualità senza limite dei 2 anni di residenza”

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“L’introduzione del Reddito Garantito Comunale, enfaticamente annunciato oggi dall’assessore Rossi e dal suo staff, non ci pare altro che una allocazione diversa di contributi (“a sportello” e “a progetto”) che già il comune destina alle famiglie bisognose attraverso i servizi sociali”.
Critiche le parole di Priamo Bocchi, Coordinatore comunale Fratelli d’Italia Parma, sulla delibera che introdurrà il Reddito Garantito Comunale e che verrà votata oggi in Consiglio Comunale.
“Prova ne è il fatto che nel Bilancio 2018 non sia prevista alcuna copertura corrispondente a questa voce. Entrando poi nel merito, intendiamo esprimere la nostra forte contrarietà verso un provvedimento che, eliminando il requisito minimo di residenza nel comune da almeno due anni (così come invece previsto dalla Regione Emilia Romagna per la concessione del RES), finirà ancora una volta per privilegiare i cittadini di nazionalità straniera. Ci sarà poi il rischio che tale meccanismo, che non premia in alcun modo l’anzianità di residenza nell’assegnazione del contributo, stimoli un fenomeno di migrazione da città limitrofe e alimenti ulteriormente quel ripopolamento africano della città che sta già comportando tanti problemi e conflittualità.
L’amministrazione comunale dovrebbe invece operare scelte diverse e fissare con maggiore chiarezza i criteri di destinazione della propria (ma con risorse della collettività) spesa sociale: per noi di Fratelli d’Italia, l’erogazione dei contributi dei servizi sociali dovrebbe favorire soprattutto le famiglie numerose, le giovani coppie, i disabili, tutti quegli italiani in grave difficoltà che oggi si vedono sempre più scavalcati da quella marea di migranti economici africani, che campano di sussidi, con scarse possibilità di reale integrazione e verso i quali sembrano concentrarsi sempre di più le energie e le risorse di enti, associazioni, istituzioni pubbliche, private e di volontariato”.

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