Trombi (Insieme): “Tutela dei prodotti tipici e Made in Italy con le detrazioni fiscali agli imprenditori virtuosi. No ad autolesionisti Dazi della Lega”

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La candidata per il 4 marzo alla Camera dei Deputati, Rosina Trombi, di Insieme, dopo l’impegno preso per la pista ciclabile che vuole collegare la bassa con Parma Bike & Food Valley, interviene sul tema della tutela dei prodotti tipici e l’internalizzazione dei mercati che professa l’avversario politico Matteo Salvini, candidato premier di Lega.

Che l’economia italiana e soprattutto quella parmense facciano leva soprattutto sull’export pare evidente, con agroalimentare ed impiantistica quali settori trainanti. E che in un mercato globalizzato barriere e protezionismo danneggino soprattutto i sistemi che si reggono sulle esportazioni nessuno può dubitarne. Stupisce pertanto la tiepida reazione alle recenti demagogiche sparate del leader leghista Salvini che propone – a tutela delle tipicità italiane – l’arcano ed autolesionistico ricorso ai dazi: autolesionistico perché fatalmente si otterrebbero reazioni uguali e contrarie a tutto nostro scapito. Bene ha fatto il ministro Calenda a stigmatizzare signorilmente tale “sparata” evidenziando come la ricetta leghista costituirebbe il miglior sistema per danneggiare le nostre produzioni.

Ma una realtà ricca di eccellenze come quella italiana deve andare oltre. Vanno evidentemente intensificati gli sforzi affinché in ogni sede istituzionale, a partire da quella europea. Investire nell’informazione, sollecitare all’attenta lettura delle etichette, implementare la lotta al falso “made in Italy” sono azioni che devono vedere impegnate sempre di più le Istituzioni pubbliche e i Consorzi di tutela“.

Ma tutela dei prodotti tipici vuol dire anche guardare alle imprese del territorio:

Sappiamo che il tessuto produttivo italiano è formato da piccole e medie imprese, che sui mercati devono confrontarsi quotidianamente con multinazionali che propongono prodotti a prezzi commerciali, proprio perché forti di volumi produttivi e di risorse finanziarie per noi inimmaginabili; di fronte a questo scenario difficile è per le nostre aziende reggere la concorrenza del mercato.

Indubbiamente il marchio “Made in Italy” è sinonimo globale di qualità nel senso più ampio del termine, tuttavia per garantire competitività commerciale alle nostre aziende occorre prevedere incentivazioni o maggiori detrazioni in modo da premiare soprattutto per quelle realtà imprenditoriali che entrano nella logica di uno sviluppo innovativo sia in termini di progettazione di nuove produzione sia in termini di rivalutazione e ottimizzazione dei processi produttivi esistenti.

Sono queste le priorità che gradirei venissero messe al centro del dibattito elettorale in tema di economia, affinché possa consolidarsi e migliorare la crescita economica del nostro paese”.

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