Operazione Pokemon Go: arrestati 6 pusher, da Milano coca e hashish per Parma e Borgotaro

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In mattinata i Carabinieri di Borgotaro in collaborazione coi Carabinieri di Rho e Milano Porta Magenta e coordinati dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno arrestato 6 uomini magrebini: in particolare 5 di origine marocchina ed 1 di origine tunisina.

L’indagine è stata convenzionalmente denominata “Pokemon Go” per il modus operandi con il quale si sviluppava: come nel video gioco, in cui il protagonista, con l’aiuto del GPS del proprio cellulare, va alla ricerca nella realtà “virtuale” dei Pokemon da catturare, scovandoli nei luoghi più impensati, così i Carabinieri hanno dovuto cercare, localizzare e catturare spacciatori e fornitori,  dislocati all’interno di una rete delinquenziale tessuta nel Nord Italia.

I FATTI CHE HANNO PORTATO AGLI ARRESTI- L’attività inizia di fatto nel maggio del 2016 a seguito del ritrovamento di un modico quantitativo di marijuana,  in possesso di un ventiduenne di nazionalità Ghanese, domiciliato a Borgo Val di Taro,  pronto per essere spacciato.

Le investigazioni svolte hanno permesso di individuare ed arrestare, nell’agosto 2016, uno degli spacciatori di riferimento per lo smercio dello stupefacente in tutta la Val Taro, C.S., incensurato, di 38 anni  trovato in possesso di 300 grammi di hashish.

Le ulteriori indagini hanno permesso di individuare alcuni degli spacciatori anche a Parma.  In particolare colui che l’aveva ceduta al Borgotarese per la vendita,  un marocchino di  41 anni,  tale A.A. (AKRIMI) e un altro ragazzo di 25 anni,  K.M che risultavano il canale di collegamento,  attraverso il quale la droga, (Cocaina ed Hashish) da Milano arrivava nella città di Parma e nelle province limitrofe di Reggio Emilia e La Spezia.  

Nel contempo sono stati individuati anche i terminali di spaccio (i cosidetti pusher) del capoluogo, in particolare due cittadini magrebini,  C.C. soprannominato “CHARAFE” di 49 anni ed O. A. soprannominato “OUSSAMA” di 37 anni, per i quali veniva accertata la cessione di stupefacente anche a giovanissimi.

E’ stato documentato che il 25enne, (K.M.), soprannominato “MOURAD”, come documentato in  diverse occasioni,  garantiva importanti   forniture di droga  ad un 41enne, A.A. (AKRIMI)  che,  a sua volta, riforniva i pusher ed alcuni assuntori del capoluogo. “MOURAD”,  in breve tempo, era riuscito a piazzare in città importanti quantitativi di hashish.

La droga proveniva dalla “piazza” di Milano a cura di tale “FEKEH” marocchino 25enne che, a sua volta, l’acquistava da tale “BADRA” 28 enne anche lui dimorante a Milano.

“BADRA”  risultava  appartenere ad una famiglia di origine marocchina i cui componenti erano tutti  legati, ad un traffico internazionale di sostanze stupefacenti che dal Marocco, attraverso la Spagna,  giungeva alle diverse province del Nord Italia e quindi a Parma.

Lo stesso, garantiva l’approvvigionamento di cocaina, hashish di ottima qualità anche mediante corrieri che ingerivano ovuli.

Nella mattinata odierna è stato tratto in arresto così, a Milano, un marocchino di 32 anni, A.A.soggetto che ha un ruolo chiave nell’occultamento, e nello spaccio di droga, all’interno dell’organizzazione di trafficanti gestiti dal “BADRA” , nelle Province di La Spezia e Massa Carrara. Il suo fornitore, un certo “HBAYOU”, marocchino di 38 anni, era stato arrestato a Sarzana nel 2016, trovato in possesso di gr. 500 di cocaina pronti, per essere consegnati ad A.A.

Sono stati inoltre arrestati e posti ai domiciliari, in Parma,  altri due soggetti: un marocchino di 49 anni C.C. e un tunisino di 37 anni O.A. Altri tre marocchini sono attivamente ricercati presumendone il loro ritorno nel paese di origine.

ECCO COME SI DIVIDEVANO LE PIAZZE DELLO SPACCIO A PARMA- Nel corso del 2016 “MOURAD” (fino ad allora uno dei più importanti spacciatori di Parma) decide di allontanarsi dalla Città perché sente troppa pressione da parte delle Forze dell’ordine. Il grossista di Milano, “BADRA”, mancando il suo pusher abituale, affida a C.C. lo spaccio in Parma, in quanto persona già esperta, con precedenti specifici.

Nel nuovo assetto criminale, C.C., fino a quel momento personaggio di second’ordine, assume quindi un ruolo più importante, tanto da indurlo a reperire un altro individuo che lo coadiuvi nell’attività criminale e nello spaccio al dettaglio, un tunisino O.A. con il quale già in passato aveva lavorato nel quartiere Pilotta e nelle restanti piazze Parmensi.

UN ANNO DI ARRESTI E SEQUESTRI DI HASHISH E COCAINA- Nel corso dell’attività investigativa, durata circa un anno, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro di rilevanti quantitativi di droga e l’arresto di otto persone in flagranza di reato:

Nel dettaglio:

  • sequestro di 1200 grammi di cocaina in Borgo Val di Taro nel mese di novembre del 2016 con l’arresto del corriere marocchino H.M. di 34 anni, bloccato al casello autostradale di Borgo Val di Taro

  • sequestro di 500 grammi di cocaina in Sarzana nel dicembre del 2016 con l’arresto di S.C., un magrebino di 36 anni

  • sequestro di 300 grammi di hashish effettuato in Borgo Val di Taro nell’agosto del 2016 con l’arresto di C.S. di 38 anni, incensurato.

  • sequestro 600 grammi di hashish effettuato nel mese di Settembre 2016 in Sant’Ilario D’Enza (RE) con l’arresto di due persone di nazionalità italiana, di 17 e 33 anni.

  • sequestro di 1,20 Kg. di hashish effettuato in Parma nel mese di ottobre .2016 nei pressi del Centro Torri di Parma

  • sequestro di 1 kg. di hashish effettuato in Parma nel mese di novembre 2016 con l’arresto del cittadino egiziano B.A. di 39 anni.

  • sequestro di 490 grammi di hashish/ovuli effettuato in Parma nel mese di febbraio 2017 con l’arresto di A.A. e K.T. , entrambi tunisini, di 35 e 48 anni.

Nel corso del 2016 “MOURAD” (fino ad allora uno dei più importanti spacciatori di Parma) aveva deciso di allontanarsi dalla Città perché sente troppa pressione da parte delle Forze dell’ordine. Il grossista di Milano, “BADRA”, mancando il suo pusher abituale, avava affidato a C.C. lo spaccio in Parma, in quanto persona già esperta, con precedenti specifici.

Nel nuovo assetto criminale, C.C., fino a quel momento personaggio di second’ordine, assume quindi un ruolo più importante, tanto da indurlo a reperire un altro individuo che lo coadiuvi nell’attività criminale e nello spaccio al dettaglio, un tunisino O.A. con il quale già in passato aveva lavorato nel quartiere Pilotta e nelle restanti piazze Parmensi.

Altri tre marocchini sono attivamente ricercati presumendone il loro ritorno nel paese di origine.

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