Giorgi non poteva essere nominato dg del Comune? Mercoledì l’udienza in Corte dei Conti

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Federico Pizzarotti e il direttore generale del Comune di Parma Marco Giorgi mercoledì dovranno comparire davanti alla Corte dei conti regionale per rispondere di danno erariale.

Nel mirino della Procura contabile la nomina di Giorgi dall’agosto 2015 fino al termine del mandato del sindaco Pizzarotti nel 2017. Ai due la Procura contesta “responsabilità amministrativa dolosa” e il danno erariale che, considerati i due anni di retribuzioni da direttore generale, supererebbe i 300 mila euro.

Giorgi, secondo l’accusa, non poteva essere nominato perché nei due anni precedenti, dal novembre 2013, era stato amministratore unico di Asp Ad Personam, società partecipata dal Comune di Parma per la gestione delle residenze per anziani.

Quindi nel 2015 non avrebbe dovuto partecipare alla selezione e il sindaco non lo avrebbe dovuto nominare. Almeno secondo l’accusa fondata sul dettato della legge 39 del 2013 che afferma come “non possono essere attribuiti incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni statali regionali e locali a chi nei due anni precedenti abbia ricoperto incarichi in enti di diritto privato o finanziati dalla stessa amministrazione che conferisce l’incarico”.

A sollevare il problema – con un esposto alla Corte dei Conti – subito dopo la nomina, l’avvocato Massimo Rutigliano e l’ex consigliere comunale Ettore Manno, poi il Movimento Nuovi Consumatori con un esposto a Corte dei Conti e Anac.

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