Colpi di catena e bottiglie rotte: via Mazzini “svegliata” in piena notte da un’aggressione tra stranieri

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Un sabato notte svegliato da ordinaria follia in via Mazzini. E’ successo non troppe lune fa, intorno alle 2.

Il racconto arriva da un cittadino che, vivendo in uno di quei palazzoni che si affacciano sul viale nel pieno centro cittadino, testimonia una scena da film gangster straniero.

“Erano le 2 di notte, più o meno, di due sabati fa – racconta A. – mi sono svegliato di soprassalto per dei rumori di grida e colpi. Mi sono affacciato alla finestra, abito in un appartamento all’inizio di via Mazzini, con affaccio sul ponte. Mi sono sporto e ho visto un gruppo di nordafricani intenti a picchiarsi in strada.

Uno ha rovesciato un cestino dei rifiuti, cercava una bottiglia di vetro, che ha poi trovato. Altri due però l’hanno raggiunto per tenerlo fermo, mentre un altro è arrivato e l’ha colpito più volte con una catena.

Poi, dopo pochi secondi si sono dileguati. Scappati nella rete di viuzze del centro”.

“Non ho chiamato le forze dell’ordine – confessa A. – ormai erano già scappati, poi cosa cambiava?”.

Un racconto che si va a incorniciare insieme a quelli di chi denuncia l’abbandono del centro storico, ormai invivibile per i cittadini, che a suon di lettere si son lamentati sulla stampa locale, che di notte hanno paura a rientrare in casa, ora che pian piano le luci dei locali aperti la sera di fanno più fioche.

Si va ad aggiungere anche ai racconti di quei ragazzini definiti forse erroneamente baby gang. Ma non ci sono solo i ragazzini incivili e teppisti a esasperare i commercianti in centro, a lanciare sassi alle macchine o cestini sulle vetrine di Pepèn. Ci sono anche quei pusher che quando alzano troppo il gomito trasformano le piazze in campi di battaglia tra gang. Non siamo a Caracas, certo, siamo a Parma. Ma è proprio per questo che i parmigiani non lo accettano. Dove è finita la nostra piccola Parigi?

 

 

 

 

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