PGE perde causa e soldi: parmigiano “risparmia” 150mila euro di ingiunzione “immotivata”

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Centocinquantamila euro: questo l’importo dell’ingiunzione fiscale per “tributi vari” che Parma Gestione Entrate aveva recapitato a un cittadino parmigiano, accusato di non aver pagato correttamente alcune cartelle IMU e non solo.

L’uomo, assistito dal Movimento Nuovi Consumatori, non si è dato per vinto: ha fatto ricorso e lo ha vinto.

Nelle motivazioni della sentenza, oltre ad essere specificato come PGE non fosse legittimata a riscuotere al momento dell’emissione delle cartelle (pagina 2), viene precisato come l’ente riscossore abbia sommato una serie di imposte diverse senza chiarire però motivazione, calcolo e valore degli importi e della relativa Iva.

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Dunque, le sanzioni sono state annullate per “mancanza di determinazione e intelligibilità nei confronti del contribuente”.  Già in passato, la Corte d’Appello di Bologna – spiega Filippo Greci, presidente del Movimento Nuovi Consumatori, aveva annullalto un’analoga sentenza di Parma Gestione Entrate per il valore di mille euro.

1 commento

  1. Cavandoli (Lega): “I cittadini non sono sudditi, ci vuole rispetto e trasparenza”

    La sentenza della Commissione Tributaria che ha respinto la pretesa di 150.000 euro di Parma Gestione Entrate nei confronti di una società parmigiana riapre una questione che va oltre PGE e la causa in sé perché porta l’attenzione su un problema molto diffuso nel nostro Paese.

    Nella sentenza si sostiene infatti che Parma Gestione Entrate – pare rappresentata da un avvocato esterno nonostante l’obbligo per legge di risparmiare avvalendosi di personale interno – abbia sommato una serie di imposte diverse senza chiarirne però motivazione, calcolo e valore degli importi e della relativa Iva mettendo il cittadino in difficoltà nel capire per cosa avrebbe dovuto pagare e, conseguentemente, per difendersi.

    Trovo che la cosa sia molto grave perché ogni atto della Pubblica Amministrazione nei confronti dei cittadini dovrebbe essere chiaro e trasparente, per rispetto e perché il cittadino dovrebbe essere sempre messo nelle condizioni di comprendere e nel caso difendersi nel migliore dei modi.

    Invece non è così: oggi i cittadini hanno purtroppo ancora a che fare con burocrazie invincibili, documenti incomprensibili, situazioni inestricabili.
    Le istituzioni troppo spesso dimenticano di essere al servizio dei cittadini e li trattano come dei sudditi da spremere.

    Se questo Paese vuole essere vitale e competitivo ha bisogno di un’alleanza Stato-Cittadini all’insegna del rispetto e della collaborazione.

    Per questo con la Lega al Governo dopo il 4 marzo ci saranno meno burocrazia, la Pace fiscale con la rottamazione delle cartelle Equitalia, la fine dell’incubo degli studi di settore e l’onere della prova a carico dello Stato e infine la responsabilità dell’Agenzia delle Entrate in caso di contenziosi palesemente infondati.

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