La comunità di Borgotaro non si rassegna alla chiusura del Punto nascite dell’ospedale Santa Maria. Mamme, cittadini e associazioni locali si sono unite per un’ultima battaglia, si tenta l’impossibile forse, ma senza il rimorso di non averle provate tutte.
L’associazione “Insieme per vivere”, che dal novembre del 2017 ha installato una tenda con presidio fisso nei giardini pubblici insieme a mamme e cittadini che hanno preso a cuore la battaglia, ora ha deciso di chiedere la consulenza ai legali dello studio Marchini Moglia. C’è solo una piccola speranza ma quella basta, e si fa ricorso al capo dello Stato, Sergio Mattarella. Ora servono solo le firme di più persone per la valutazione della richiesta. .
Da tenere in conto però la possibilità di “perdere” e affrontare le spese legali che possono andare dagli 8 ai 10 mila euro. “Insieme per vivere”, associazione nata nel 1983 che si propone di svolgere attività di diagnosi precoce contro il cancro, sentiti i pareri di un notaio, ha deciso di far fronte alle eventuali spese attingendo dall’eredità ricevuta della signora Anna Raschi che aveva istituito l’associazione a eredi universali con la finalità di provvedere alla buona funzionalità dell’ospedale Santa Maria di Borgotaro. Il Comune si è detto invece impossibilitato a contribuire alle spese, anche volendo, a causa di limiti gestionali.
