“Serve valorizzare i magistrati ordinari. Senza di loro processi ancora più lunghi, abrogheremo Riforma Orlando. I tempi della Giustizia italiana costano all’Italia da 1 a 3 punti di Pil e alle imprese oltre 1 miliardo di euro.
Mentre il Pd cerca di convincere il Paese che regalini elettorali come gli 80 euro siano gli strumenti di una miracolosa ripresa economica, migliaia di imprenditori italiani e stranieri rinunciano a investire nella nostra economia con un danno occupazionale ed economico per il Paese quantificabile negli ultimi anni fra l’ 1 e i 3 punti di Pil. “Più di mille giorni per una sentenza sono troppi per chi rischia il proprio capitale, i propri risparmi e il proprio lavoro”, dichiara Laura Cavandoli (Lega) candidata del Centrodestra alla Camera dei Deputati Collegio Uninominale 12 di Parma.
“E’ appena terminato lo sciopero dei magistrati onorari, solo a Parma il loro lavoro toglie dalle scrivanie dei colleghi di ruolo più pagati e garantiti, oltre 1.000 pratiche.
Senza di loro i tempi della Giustizia sarebbero ancora più lunghi.
Ai giudici di pace e ai magistrati onorari la riforma Orlando ha ulteriormente negato diritti e tutele, di fatto assegnando loro una retribuzione non degna di un professionista del diritto indispensabile per il funzionamento del sistema giustizia, e, da ultimo, il ritiro del tesserino di riconoscimento personale per il porto d’armi senza licenza”.
“E’ la conferma – prosegue la leghista parmigiana – che per il ministero i magistrati onorari sono magistrati di serie B che non meritano tutela e neppure il diritto di sicurezza e di difesa”.
“Per rilanciare l’economia, l’Italia ha bisogno di processi giusti e tempi certi – conclude Cavandoli- la Lega al Governo abrogherà la Riforma Orlando che sarà riscritta nel pieno interesse della giustizia, dei cittadini e anche dei 5.000 magistrati onorari servitori seri e leali di questo Paese”.
